Lettera di un isolano deluso: "San Lorenzo senza colori: una tradizione che sbiadisce"
Tutto avrei immaginato, tranne che rientrare al Giglio con il traghetto e non vedere il porto imbandierato!
Da oltre cinquant'anni, nelle notti del 29 o 30 giugno, Giglio Porto si vestiva a festa. Il 1° luglio, ogni anno, il porto dava il suo colorato benvenuto a chi arrivava sull'isola, preludio dei festeggiamenti in onore di San Lorenzo. Vederlo quest'anno privo di decorazioni mi ha provocato un certo dispiacere.
Ripensando ai miei vent'anni, e a quelli dei miei coetanei, ricordo quanto entusiasmo mettevamo a Giugno e Luglio nei preparativi della festa. C'erano tanti giovani allora, ma anche una guida esperta e appassionata: Idrio Galli, il nostro maestro. Era lui a indirizzarci nell'organizzazione, a darci un senso di responsabilità e appartenenza.
Oggi i tempi sono cambiati, lo so bene. Ma forse, davanti a un momento di evidente stallo, sarebbe stato più dignitoso - almeno secondo me - fermarsi per un anno, piuttosto che procedere a tentativi poco convinti.
Non so chi debba occuparsi dell'allestimento delle bandiere - forse la Pro Loco, che quest'anno ha preso in carico l'organizzazione della festa - ma di certo qualcosa è venuto meno. Non solo le bandiere, ma quello spirito comunitario che per decenni ha reso San Lorenzo una festa di tutti, per tutti.
Scusate lo sfogo di un 73enne deluso e amareggiato.
Ciononostante, col cuore, auguro a tutti un Buon San Lorenzo.
Brizzi Giovanni
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