Sarà un pomeriggio gigliese
Tra le sei, bravissime scrittrici, provenienti da ogni parte d’Italia, anche il Giglio con il suo carico di memoria, storie e emozioni, è stato protagonista alla seconda edizione del premio letterario “Donne tra ricordi e futuro” la cui fase finale è avvenuta a Pratovecchio Stia, lo scorso 10 ottobre al teatro degli Antei.
Il mio racconto, intitolato “Mariamatta”, infatti, è salito sul podio (3° premio nella sezione narrativa – romanzo breve).
Un testo dedicato alla triste vicenda di Maria che richiama un periodo isolano di quando al Giglio il tempo era scandito da usi e costumi condivisi da tutti, da piccole gioie ma crudele per la rassegnazione e “il senso di fatalità che avvolgeva come un velo gli animi degli abitanti”.
Maria diviene quindi protagonista di una memoria lontana, tutta gigliese, che, come pronipote consegno alla storia locale spinta dalla forte volontà di riscattare una donna “che aveva amato e sofferto sino alla morte, per amore”.
E quest’anno, il premio, da Pratovecchio-Stia, dove alla fine dell’Ottocento fu proprio il gigliese, maestro di musica Enea Brizzi, a fondare la Società Filarmonica che ancora oggi porta il suo nome, così come a lui è intitolata la Banda del Giglio … arriva al Giglio.
L’antico legame doppiamente rafforzato accomunerà i due paesi sabato prossimo, 21 maggio, tra suoni, parole e scritture con la presentazione del mio libro: I Racconti del Castello.
Palma Silvestri
“…Un racconto, un romanzo breve viene premiato, la piccola storia entra nella grande storia. Trascina altri racconti. Nasce un libro, I racconti del Castello. Vite quotidiane prima allegre, spensierate, burlone, poi drammatiche, colme di dolore. “Mariamatta”, sale sul podio del premio. Una bellissima storia, fa pensare alle atrocità che una frase, una parola, possono mettere in moto e rovinare un’esistenza. Tutto è gioia, tutto è luminoso, la primavera è nel cuore, l’amore trasforma le giornate, poi all’improvviso qualcosa cambia, tutto diventa spettacolo, teatro, drammaticità riversata su giornate altrimenti felici. L’angoscia s’insinua nei meandri del proprio essere, si introduce negli anfratti di un cuore che finirà per frantumarsi, su una mente ora stravolta dagli eventi… Il premio ridà pace... (estrapolato dalla presentazione della presidente del concorso Lorena Fiorini)
“…Oggi c'è, ed è tangibile, un risveglio culturale che vogliamo considerare una consolidata realtà di nuova energia, un bagaglio di conoscenze tradotto nelle numerose pubblicazioni presenti sull’isola. La pesca, la navigazione di lungo corso, la gastronomia, la viticoltura, la storia, i modi di dire, i modi di vivere, le poesie, rappresentano il nostro passato e i valori che se non tramanderemo perderemo tristemente per sempre. Una ricchezza prima nascosta e oggi scritta grazie in particolare alle innumerevoli iniziative di alcune associazioni culturali che da molti anni operano nel tessuto sociale per promuovere i sapori e i saperi dell’isola. I racconti del Castello si aggiungono alla straordinaria collezione del Premio Letterario "Donne tra ricordi e futuro" con singolare maestria rivolto alle donne coinvolte nella scrittura delle loro storie ed esperienze di vita sull'onda della memoria al femminile. Un premio figlio di un'associazione culturale alla continua ricerca di racconti che rievocano il passato e il ricordo di vite vissute di chi abbiamo avuto accanto… (stralcio della prefazione del sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli)
“…E’ facile chiedere ad uno come il sottoscritto, cui piace scrivere, di contenere la “presentazione” di questo libro, bello e facondo, entro una “cartella”. Purtroppo, come per le isole, “tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mare”, specie quando, nella fattispecie de “I Racconti del Castello”, evocativi di un “piccolo mondo”, che non c’è più, leggere e meditare, implica l’onere di ben “soppesare” ed esprimere ciò che è stato scritto, con maestria, versatilità e ricchezza d’analisi, in merito a persone, ambienti, tradizioni, vizi e virtù, che sanno d’eterno. E questo, perché sostanzialmente immutabili sono i comportamenti, gli usi, il linguaggio e le abitudini della gente che ci vive, con pregi e difetti che si reiterano… (stralcio del commento scritto dal giornalista dr. Gian Piero Calchetti).
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