PROTEGGIAMO IL LUOGO CHE AMIAMO
PROSEGUE LA ‘RIMOZIONE COMPLETA’ DEL FICO DEGLI OTTENTOTTI DAL CAPEL ROSSO
L'Ente Parco continua col progetto "LIFE - Letsgo Giglio" che prevede l'eradicazione di specie aliene, un'azione che deriva dalla loro ideologia ed intenzione di "fare spazio alle specie autoctone" che, secondo loro hanno "più diritto di vivere", ancorché al Giglio, specie “aliene” ed “autoctone” sembrano aver trovato, nei secoli, un loro equilibrio di rispettosa coesistenza. Capel Rosso, uno dei luoghi più suggestivi del Giglio, è ora al centro della loro azione. Stanno infatti procedendo a strappare il Fico degli Ottentotti (Carpobrotus) dal suo habitat e ad ammucchiarlo in cumuli che poi getteranno sugli scogli o copriranno con teli di plastica nera per assicurarne la morte. L'intero progetto è finanziato con circa 1,6 milioni di euro ed è stato oggetto di grandi critiche a livello locale e nazionale. Nessuno studio locale indipendente è stato eseguito dimostrando la reale necessità di prendere misure così drastiche. La comunità locale e molti esperti indipendenti si oppongono fortemente a questo progetto.
NESSUNO STUDIO LOCALE INDIPENDENTE
È da notare che nessuno studio locale indipendente ha dimostrato che il Fico degli Ottentotti sia dannoso per l'habitat specifico del Giglio. L'Ente Parco ha usato lo stesso approccio con i nostri mufloni: al posto di studi locali indipendenti, l'Ente Parco ha usato studi riguardanti le isole Hawaii per sostenere che i mufloni del Giglio danneggerebbero la biodiversità locale. Mentre l'Ente Parco continua a sostenere che dobbiamo fidarci della scienza ed accettare le azioni che hanno pianificato per il Giglio, potrebbe essere il momento di valutare la "scienza" usata per giustificare il loro progetto.
NATURALIZZAZIONE DI SPECIE NON AUTOCTONE
Già la prima riga del regolamento UE n. 1143/2014 che permette all'Ente Parco di raccogliere fondi per il progetto LetsGo Giglio prevede espressamente che "La comparsa di specie esotiche, che siano animali, vegetali, funghi o microrganismi, in nuovi luoghi non è sempre fonte di preoccupazione." Questa riga da sola dovrebbe indicare l'importanza di attuare studi dedicati e l'assoluta necessità dell'indipendenza del ricercatore, per garantire che un intervento o un'azione di qualsiasi tipo siano necessari. Come descritto dalla documentazione dell'Unione Europea, nella maggior parte dei casi di introduzione di una specie "aliena" in un habitat, la specie ha la tendenza a naturalizzarsi nel tempo formando così un equilibrio all'interno della nuova comunità biologica, favorendo così la biodiversità. È stato osservato e documentato a Capel Rosso ed in altre zone del Giglio che il Limonium, la Cineraria e l’Elicriso crescono insieme al Fico degli Ottentotti. Studi adeguati dovrebbero essere effettuati e potrebbero anche rivelare un rapporto simbiotico dove il Fico degli Ottentotti promuove la vegetazione autoctona in zone dell'isola dove l'erosione porterebbe alla perdita di habitat, come al Capel Rosso.
LA REAZIONE DI UNA BIMBA ALLA DEVASTAZIONE
Quando domenica siamo andati al Capel Rosso, quello che era iniziato come un normale video familiare è diventato qualcosa di più significativo. Attraverso un atto di innocenza e compassione, nostra figlia di quattro anni, ci ha insegnato qualcosa. In questo breve filmato, Daisy segue il suo istinto naturale di proteggere e curare qualcosa che si trova in difficoltà. La nostra bimba ci ha fatto riflettere sul significato e simbolismo della situazione. Forse saranno proprio i bambini ad insegnarci come tornare ai valori di una volta. In loro troveremo sempre purezza, sincerità, forza e bontà. Solo con questi elementi potremo proteggere il luogo che amiamo e fare in modo che la nostra società mantenga il rispetto, i principi, la cultura e la tradizione essenziali per creare armonia fra persone e tra l'uomo e la Natura.
I PROGETTI REALIZZATI DIVENTERANNO DEI MODELLI PER LE AZIONI FUTURE
Questo progetto non finirà con l'eliminazione dei Mufloni e del Fico degli Ottentotti, come tanti pensano. Questo è solo l’inizio. Il progetto servirà come sondaggio per misurare la sottomissione della nostra comunità, in modo che l'Ente Parco possa accertare ciò che può ottenere e fare. Dobbiamo ricordare che il progetto "LetsGo Giglio" è stato ideato dallo stesso gruppo che ha progettato e diretto la dispersione via elicottero di oltre 14 tonnellate di esche avvelenate su Montecristo. Permettere loro di procedere con queste azioni creerà un precedente ed i progetti realizzati diventeranno dei modelli per il futuro.
Difendiamo la nostra isola. Proteggiamo il luogo che amiamo.
Amy Bond per SaveGiglio.org
Concordo in tutto e per tutto con quanto scritto da Fiorella. Con un'aggiunta però. Al di la di certi paroloni che vorrebbero far intendere chissà quale valenza scientifica sia dietro a ciò che si afferma, tutte le opinioni, perché di questo si tratta, possono essere legittime. Ad una condizione però: che si abbia le p.... di metterci il muso, quello vero, dietro a ciò che si dice.
l'utilizzo dei carpobrotus per opere di rinverdimento come mostrato nel video è vietato dall'art 6 della legge regionale 6 aprile 2000, n. 56. il vivi e lascia vivere vale nel rispetto delle regole se no diventa far west. proteggete la natura non rispettando le leggi di protezione della natura???
Leggo nel commento di Alfio:"Continuando a demonizzare questo intervento, dando informazioni errate e facendo poi di tutta l'erba un fascio (mischiando mufloni, carpobroti, pinete, etc) fate solo la figura di chi vuole solo boicottare tutto solo per gusto e/o passatempo, senza alcuna intenzione di provare a capire e certo non per l'interesse dell'isola o per proteggere la natura". Rispondo: Chi si arroga il diritto di dare informazioni errate, noi o lei? Chi boicotta tutto per divertimento, noi o lei? Da parte mia sono solo sconcertata per tanta bestialità verso la natura. Il Giglio è vissuto bene fino ad oggi, ridente e colorato. Ora è un fiore offeso per colpa del Parco, che dovrebbe solo salvaguardare e lasciare in pace l'isola. Sta nel diritto naturale del pianeta di vivere in pace, invece, oltre agli uomini che inquinano, ci sono anche le associazioni ben pagate a sfasciare il mondo.
Amy credo che fare un video pietistico sfruttando anche l'immagine dei propri figli sia di per sè una cosa riprovevole, a maggior ragione su un tema, quello dei carpobroti, che davvero non ha alcuna base se non il gusto e l'opinione personale. Informazioni scientifiche sul fatto che i carpobroti a livello mondiale sono considerati estremamente dannosi per la biodiversità le può trovare ad esempio qui: http://www.iucngisd.org/gisd/species.php?sc=1010 quale sarebbe poi il complotto? il parco nazionale e l'unione europea che ha finanziato voglio rovinare il turismo all'isola del giglio usurpando il paesaggio? i carpobroti sono infatti un danno per la vegetazione spontanea e la fauna, a maggior ragione nei contesti di elevatissimo pregio naturalistico dell'isola del giglio, con endemismi unici al mondo. Anche in posti come la California dove fu ampiamente utilizzato per il rinvenimento delle scarpate stradali hanno poi fatto interventi di contenimento, adottando su molti ettari anche il diserbo chimico. Continuando a demonizzare questo intervento, dando informazioni errate e facendo poi di tutta l'erba un fascio (mischiando mufloni, carpobroti, pinete, etc) fate solo la figura di chi vuole solo boicottare tutto solo per gusto e/o passatempo, senza alcuna intenzione di provare a capire e certo non per l'interesse dell'isola o per proteggere la natura.