Non voglio ripetermi ma in più di un’occasione ho dichiarato che non fa parte della mia cultura andare ad esaminare, indietro nel tempo, se la precedente amministrazione avesse operato bene o male e magari mettere in ridicolo certe situazioni. A fare questo si perde solo tempo. Ce ne sarebbero cose da dire ma per noi conta il nostro Programma di Governo da attuare prima possibile in ossequio alla gente del Giglio che ci ha dato fiducia.

Non avendo desiderio di scagliarmi sul passato, perché ciò non produce i risultati che la gente auspica, ci attrae l’idea di ANDARE AVANTI e realizzare quello che i gigliesi si aspettano da noi. Oggi intervengo scrivendo a nome di tutto il gruppo, quel gruppo di capaci ragazzi che ha già dato dimostrazione di saperci fare.

Tuttavia stavolta non perderò tempo a considerare tutte quelle falsità che vengono puntualmente mostrate sui muri delle nostre case, come nel caso della scuola e della sanità. Sarò assai lapidario perché la verità deve essere dimostrata con i documenti e non con le chiacchiere. Parlare attraverso i falsi proclami come ho visto in questi giorni non è sufficiente a dare credito alla ragione del primo che si erge. Prendersi il coraggio delle proprie responsabilità fa diventare uomini e buoni politici. Mi auguro che finalmente il consigliere a cui mi riferisco si assuma questo coraggio!

I fondi della Regione sono stati definitivamente perduti e non abbiamo attribuito la responsabilità a nessuno. Abbiamo avuto il coraggio di dirlo ma noi, di fronte ad una situazione abbastanza scontata (dal giorno 9 giugno al 2 agosto ci sono appena 54 giorni!), non ci riteniamo colpevoli di errori di cui ne prendiamo purtroppo atto. Né vogliamo mettere sulla graticola l’ex sindaco Brothel solo perché non è stato capace di attivare l’opera per tempo. Non ci interessa.

Siamo però onesti: la data del 2 agosto, scadenza del contributo regionale, era un termine perentorio anche a gennaio, non solo dal giorno di insediamento.

Chi conosce la procedura degli appalti e la burocrazia comunale sa cosa sto dicendo.
Chi dice il contrario vada a scuola ad imparare un po’ di amministrazione pubblica.
Anche se in tanti anni non si è riusciti a recepire i minimi rudimenti.

N.B.: Quando, per trovare argomenti di polemica, il consigliere in questione si riferisce alla rubrica “In linea con il Sindaco”, che oggi legge con tanto fervore, si ricordi di quei momenti in cui “ABIURAVA” in via definitiva la rubrica. Da questo momento di riflessione ne può trarre un grande insegnamento per il ruolo fondamentale a cui è preposto nella nostra piccola realtà istituzionale.