L’ ultima notizia, molto bella, che ci ha informato della prestazione sportiva di alcuni “nostri” atleti ai Campionati del Mondo di Indoor rowing (di Mezzo Fondo) si aggiunge alle molteplici esperienze positive che ci riguardano e riguardano il settore sportivo gigliese, a testimonianza che sull’ isola molte persone continuano ad impegnarsi in ottime attività.

Se consideriamo il calcio, non possiamo che partire dalla Polisportiva Aegilium che oltre a presentare la prima squadra, offre la struttura del campo a tutti quelli che intendono praticarvi sport e da sempre è un impianto utilizzatissimo, soprattutto nei mesi invernali. La “squadra” rappresenta infatti un momento di aggregazione, oltre che di sport, del quale è perfino superfluo descriverne con poche parole la grande importanza.

Negli anni passati ci sono state persone che si sono dedicate all’ insegnamento anche di altri sport e con grande passione hanno trasmesso ai giovani le basi per poter affrontare meglio la vita e magari provare a praticare qualche attività sportiva nuova e diversa dal calcio. Faccio questa considerazione sia per i non amanti del calcio, ma anche e soprattutto per le donne, che sull’ isola, da questo punto di vista, escono un po’ penalizzate perché non vi sono strutture adeguate alla pratica di attività sportive diverse.

Mi ha fatto molto riflettere sul caso dell’ Indoor rowing perché è uno sport che non conosco, ma che già mi piace anche perché interessa persone di varie fasce di età a testimonianza del fatto che questo, come altri sport, potrebbero essere praticati di più e meglio al Giglio, se la collettività fosse dotata di una struttura pubblica per fare sport, ovvero di una palestra.

Di queste cose già ne parlavamo nel passato e ne abbiamo riparlato con maggiore cognizione di causa quando i lavori della palestra di Campese sono iniziati. Mi ricordo ancora alcuni amici che mi dicevano che una volta pronta avrebbero donato chi una panca, chi i pesi, chi altro materiale che fino ad oggi ognuno conserva (e usa) a casa o in qualche angolo ricavato nel privato.

Sembrava cioè che i desideri di tante persone, quelle soprattutto che avevano praticato sport “in proprio” perché come ovvio sull’ isola non vi sono molte alternative, fossero giunti ad esaudimento.

Al Comune del Giglio era stato anche assegnato uno specifico contributo di svariate decine di migliaia di euro anche per l’ acquisto del materiale da palestra (contributo regionale se non sbaglio) e la dotazione di una struttura avrebbe permesso il migliore sviluppo ed attecchimento possibile delle diverse attività sportive, da integrarsi con il collaudatissimo calcio.

Penso che la politica ed il sistema amministrativo debba porsi seriamente il problema di fornire risposte concrete ai cittadini gigliesi che si impegnano e vivono tutto l’ anno al Giglio. Riconsiderare la posizione presa ultimamente sulla palestra in costruzione, ferma da circa un anno per precisa volontà, che sta andando in malora (il fabbricato a mattoni e senza tetto, con il solo solaio ed i ferri fuori, prende acqua e vento da mesi e mesi), con il cantiere che probabilmente potrebbe essere già stato depredato… ecco, la ripresa e la conclusione di un’ opera pubblica così importante sarebbe davvero un bel segnale concreto a favore della collettività ed ovviamente di tutti gli sportivi, sicuramente più concreto di mille parole d’ occasione.

Il Segretario Stefano Feri