MINORANZA CONSILIARE – ISOLA DEL GIGLIO
SOSPENSIONE ASSEMBLEA DELL'UNIONE DEI COMUNI DELL'ARCIPELAGO TOSCANO

Dal Segretario Generale dell'Unione dei Comuni dell'Arcipelago Toscano ricevo una raccomandata, con la quale si preannuncia la “sospensione dell'Assemblea dell'Unione”, in seguito ad apposito decreto del prefetto di Livorno ed alla nomina del Commissario al quale vengono conferiti i poteri del Presidente dell'Unione, della Giunta e dell'Assemblea.

Tutto nasce dalla mancata approvazione del bilancio 2010 da approvarsi entro il 30 giugno 2010 da parte dell'Assemblea, in seguito all'inadempienza della Giunta dell'Unione che non ha provveduto all'adempimento, comportando, di conseguenza, la nomina di un commissario prefettizio.

In seguito sono state presentate le dimissioni da ben 11 consiglieri tutti di centro-destra dell'Unione, compreso Mario Pellegrini (su n.19 assegnati), tra i quali il Presidente dell'Ente e tutti i membri della Giunta (compreso Rossi Giovanni per il Giglio), determinando una evidente paralisi in cui lo stesso Organo versa da mesi.

Di conseguenza il Prefetto di Livorno con decreto del 18 Febbraio scorso ha avviato la procedura di scioglimento dell'Assemblea dell'Unione dei Comuni dell'Arcipelago Toscano.

Una situazione a dir poco avvilente, nella quale i rappresentanti di centro destra dei comuni dell'Arcipelago hanno fatto a gara per sfasciare “l'Unione”, compresi i nostri amministratori, quando con il Governo ha approvato la manovra estiva (decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122) che prevede per i piccoli comuni che si trovano ad affrontare, piacente o dolente, il tema della gestione associata di settori comunali. L’articolo 14 del DL 78/2010, infatti, dal comma 25 al comma 31, stabilisce “con la finalità di assicurare il coordinamento della finanza pubblica e il contenimento delle spese, introduce per i piccoli comuni, l’obbligo della gestione associata dell’esercizio delle funzioni fondamentali, incidendo sensibilmente sull’assetto funzionale e organizzativo degli enti interessati”.

La gestione associata deve essere obbligatoriamente esercitata attraverso convenzione o unione per i comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti. Le funzioni sono obbligatoriamente esercitate in forma associata da parte dei comuni appartenenti o già appartenuti a comunità montane (noi c'eravamo), con popolazione stabilita dalla legge regionale e comunque inferiore a 3000 abitanti.

Vi saranno poi problemi relativi al ricollocamento di tutto il personale e ricadute negative sui territori sui quali l’ Unione operava.

In questi due anni, ovvero da quando nell’ arcipelago prevalgono le amministrazioni di centro destra, stiamo avendo un non invidiabile esempio di distruzione sistematica della collaborazione tra Enti.

Nel nostro caso specifico, basta guardare alle cronache di poco tempo fa per ricordarsi come si esprimeva Ortelli; accusava noi di “seguire l’ Elba” e l’ Unione dei Comuni a scapito di una più redditizia “politica comprensoriale” (come la chiamava lui) con Monte Argentario e Comuni limitrofi. A oggi anche i sassi hanno capito quanto ci consideri Monte Argentario, con Cerulli Sindaco, e che considerazione abbia dello stesso Ortelli. In più però, il nostro Sindaco ha sfasciato anche l’ Unione dei Comuni.

Attilio Brothel per la Minoranza Consiliare