La vera novità in tema di TASSE è che l’Amministrazione Comunale, diversamente dal passato, non le aumenterà.

Detto questo, prendo spunto da quanto affermato da Stefano Feri (ma non doveva essere inserito nella rubrica “In linea con il Sindaco”?) , che mi offre uno spunto per intervenire nella questione del federalismo municipale, provvedimento appena licenziato dal Parlamento.

Il mio primo pensiero è che spesso i Governi decidono senza mai calarsi nelle realtà dei piccoli comuni che solitamente sono alle prese con ben altri tipi di problemi rispetto alle grandi città o, come si chiamano oggi, alle “Aree Metropolitane”. La tassa di soggiorno, introdotta con la grande novità rappresentata dal decentramento fiscale, ovvero dalla delocalizzazione di parte della fiscalità statale nei confronti dei comuni, essendo appunto facoltativa, non verrà applicata dal nostro Comune perché a nostro parere è una tassa che nel nostro territorio risulterebbe INIQUA.

Naturalmente, entrando nel merito, cercherò di spiegare il nostro punto di vista.

Da quanto si capisce leggendo il testo della Decreto, l’imposta di soggiorno si potrà applicare a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive del proprio territorio e quindi solamente ai clienti delle strutture ricettive alberghiere (o extralberghiere). Per essere più chiari, si tratta delle strutture che hanno l’obbligo della comunicazione giornaliera all'autorità di P.S. dell'arrivo, della partenza e del luogo di destinazione delle persone alloggiate che si esplica con la tenuta del Registro delle Persone alloggiate. Gli affitta appartamenti privati sono esclusi da questo obbligo. Nel Comune di Isola del Giglio la ricettività alberghiera è una piccola percentuale della capacità ricettiva totale. Questo significa che solo ad una parte dei turisti verrebbe applicata la tassa di soggiorno. Perché penalizzare solo i clienti degli alberghi? Ecco perché si tratta di una tassa poco equilibrata. Per onor della cronaca, siamo in attesa delle circolari esplicative dell'imposta di soggiorno, cioè una sorta di Regolamento che dovrà fare chiarezza sull’applicazione della tassa. Fino a quel momento non saprò aggiungere altro.

Infine vorrei aggiungere un altro argomento di interesse specifico delle isole che mi piacerebbe trattare ed approfondire in un secondo momento: la tassa di sbarco. L’Associazione delle Isole minori, di cui mi onoro di far parte, è promotrice di un disegno di legge che oramai è arrivato al traguardo dell’approvazione finale. Allego uno stralcio del dispositivo chiamato “Ddl per le Isole Minori” ancora suscettibile di emendamento (VISUALIZZA TESTO). Mi piacerebbe avviare un dibattito su questo tema.