Ribadisco il mio concetto. Anche perché ogni volta che intervengo la minoranza consiliare diventa isterica e finisce per intorbidire le acque. 

Il mio intervento nel corso della conferenza stampa di Toremar era mirato a far emergere una preoccupazione che ritengo legittima, quella che alla fine a non essere agevolati potrebbero essere proprio i residenti che vivono tutto l’anno sull’Isola.

Da quando sono amministratore, infatti, l’impegno massimo è affinché questo Comune mantenga un numero di residenti sopra le 1000 unità, tale da garantire autonomia istituzionale e servizi efficienti alla popolazione. La mia ambizione è dunque di agevolare in tutti i modi i gigliesi a rientrare e non a trasferire altrove la residenza.

Anzi, la mia proposta – a titolo personale – alla società di navigazione, di cui è apprezzabile la buona volontà di collaborazione, è che vi sia una sorta di bonus per tutti quei residenti che sono costretti a continui spostamenti, anche quotidiani, con i propri mezzi per ragioni di istruzione, di sanità, di servizi sociali e pubblici.

Dobbiamo agevolare, infatti, i gigliesi a mantenere la residenza nel loro Comune ma anche a vivere sull’isola tutto l’anno. E per garantire l’accesso ai servizi che, giocoforza, non possono esservi (scuole superiori, ambulatori specialistici e altro) una agevolazione nel trasferimento sulla terraferma potrebbe essere senz’altro motivo in più per rimanere qua. Perché non ipotizzare, ad esempio, ogni dieci/quindici passaggi un passaggio gratuito? Viene fatto su tanti prodotti e servizi, per fidelizzare la clientela. Potrebbe essere fatto anche per la bigliettazione.

Quella della minoranza, invece, è tutta un’altra storia. Riguardava le agevolazioni per i gigliesi nativi su cui non ho niente in contrario. Ma come sempre la minoranza, lontana dalle problematiche reali di chi vive il Giglio tutto l’anno, non ha capito oppure ha fatto finta di non capire ed ha intorbidito l’acqua del Giglio. Che invece è e deve rimanere limpida.

Mario Pellegrini