Egregio Direttore,
sono Teobaldo Ciucarilli, romano di nascita ma "gigliese" nel cuore, Le scrivo in merito all'istituenda AMP dell'arcipelago toscano, che ritengo, viste le premesse di regolamento, quanto di più deleterio si possa fare per questa area incantevole di Mediterraneo e per il Giglio in particolare.
Ho trascorso innumerevoli week end al Giglio, il mio viaggio di nozze si è svolto al Giglio, ricordo ancora con affetto Mario e la sua famiglia , del ristorante "Meino", tutti i negozianti di Giglio porto, che avevano adottato quei due giovani sposi che passavano giornate intere al mare......... lei (mia moglie) a prendere il sole , io a pesca subacquea.
Direttore, in questa pseudo-area marina protetta, l'unica attività effettivamente proibita sarebbe la pesca in apnea, che è del tutto ininfluente ai fini dell'impoverimento degli stocks ittici, ma che è sacrificabile per carenza di rappresentanza politica , quale tributo ad un ambientalismo che ha a cuore più le poltrone da creare che i fondali marini.
A mio avviso con l'istituzione di questa AMP tutto il turismo che gravita sull'arcipelago toscano verrebbe a perdere le presenze dei pescatori in apnea e delle loro famiglie.
Sperando di non perdere definitivamente la possibilità di godere dell'isola e dell'ospitalità dei Gigliesi, La saluto con viva cordialità.

Teobaldo Ciucarilli