Il mare attorno a Giannutri è davvero molto bello. Lo sa bene chi viene da queste parti a trascorrere le vacanze in estate o lo visita anche solo per un giorno arrivando con le barche dal Giglio e dai porti vicini. Sicuramente lo sanno ancora meglio gli appassionati di subacquea perché immergendosi ritrovano fondali straordinari dove i colori della biodiversità si accendono di tonalità impensabili per la terraferma.

I sub che giungono da ogni parte d’Italia per godersi questo spettacolo rimangono sconcertati quando si accorgono che questi meravigliosi angoli, patrimonio di tutti, sono deturpati dalla stupidità. Rifiuti a perdita d’occhio: cianfrusaglie, vecchie reti con ami ancora innescati, plastica a non finire e ... centinaia, centinaia di bottiglie lanciate in acqua! “Ne abbiamo raccolte oltre venti sacchi oggi ma la sotto ce ne sono almeno cento volte tante”, ha commentato Mario Fedele di Metanautico che aveva appena concluso l’immersione.

Domenica scorsa, 14 marzo, si è svolta un'iniziativa di grande valore per la cooperazione tra persone diverse all’insegna della tutela più autentica del nostro mare. Un’azione  positiva fatta di gesti concreti superando le disquisizioni sfinenti tra i dettati di norme per la protezione del litorale, le aspettative di sviluppo delle comunità locali, le lamentele sulla mancanza del denaro e l’aridità delle controversie senza prospettiva. Vicende che spesso intasano il senso comune più civile che ci vorrebbe custodi del nostro paesaggio e che ci vede invece artefici di contraddizioni difficili da dipanare.

Giornate di pulizia erano già state organizzate nel 2008 e nel 2009 ed è sempre Moreno Soldi l’animatore che riesce a smuovere Enti, Associazioni e Volontari. Un grande lavoro di raccordo per superare le difficoltà del maltempo e attivare i canali della cooperazione per ottenere un risultato che fa la differenza.

Il Parco Nazionale e il Comune del Giglio sono in prima linea per questi appuntamenti all’insegna della protezione del patrimonio naturale e il consigliere Mattera ha espresso tutto il sostegno dell’amministrazione gigliese per consolidare queste esperienze. Il Comune di Monte Argentario si è fatto carico dello smaltimento della spazzatura recuperata. La Vega Navigazione ha messo a disposizione la grande barca che è salpata da Porto Santo Stefano alla volta dell’isola con l’equipaggio dei volontari e degli accompagnatori. I mezzi nautici veloci per il trasbordo dei subacquei e l’allontanamento del pattume sono stati invece forniti dall’Associazione Diving di Monte Argentario che hanno messo a disposizione le bombole di ossigeno per le immersioni con il supporto di Acquasport di Grosseto. Tutte le operazioni sono state seguite dalla Capitaneria di Porto e dai Carabinieri di Porto Santo Stefano e dalla Polizia di Talamone. Sull’isola l’appoggio è stato inoltre garantito dal consorzio Isola di Giannutri.

Il lavoro fisico è stato compiuto da 16 subacquei che hanno dovuto operare a lungo per bonificare un piccolo angolo della Cala Volo di Notte nei pressi di Cala Spalmatoio. Provenivano da cinque società: Metamauco di Padova, Okeanos di Firenze, Circolo Sub dell’Amiata, Barracuda Sub di Pistoia e il Nostromo di Grosseto. Altre associazioni hanno pensato ai riconoscimenti e al sostentamento dei volontari. La Banca Costa d’Argento ha dato zainetti a tutti, Etruria Food ha offerto la colazione, mentre Italia Nostra, sezione Elba e Giglio, ha garantito l’escursione guidata a terra per le autorità e gli accompagnatori che sono stati condotti dalla grande esperienza di Marina Aldi. Il WWF della locale delegazione ha aderito e infine la FIPSAS, con il suo presidente Domenico Iannacone, ha voluto consegnare una simbolica medaglia a ricordo della bella esperienza, esprimendo l’adesione incondizionata a tutte le iniziative che hanno come finalità la tutela del mondo naturale.

Ritorniamo dunque al mare di Giannutri e alle sue acque trasparenti. Il desiderio di vivere con il mare ha mosso il cuore e l’intelletto di tanti sconosciuti coraggiosi che nella notte dei tempi hanno fondato le civiltà del Mediterraneo navigando tra le sue sponde per scoprirne le splendide isole e le loro naturali ricchezze. Nella storia si sono così fissate gesta e vicende che contenevano le preoccupazioni, i sogni e le speranze di tanti sconosciuti.  Chissà quanti hanno affidato ad una bottiglia il loro messaggio per  raggiungere altri ignoti destinatari. Oggi i cumuli di bottiglie vuote e abbandonate costituiscono un messaggio che non può più essere tollerato. L’educazione si impartisce ai piccoli ma si deve soprattutto praticare da grandi altrimenti il nostro messaggio diviene fuorviante per i destinatari delle generazioni future!


Isola del Giglio ''UN'AZIONE VERA: TUTTI INSIEME PER CANCELLARE UNA VERGOGNA'' 1