"Un Natale da eroi": il ricordo di un amico
Scorrendo l'archivio del nostro giornale ci siamo ritrovati a rileggere questo importante e sincero augurio di Natale. Era il 20 Dicembre del 2003, gli albori di GiglioNews, quando don Michele, attraverso le nostre pagine, inviava questo messaggio ai suoi parrocchiani ed a tutti i nostri lettori.
A distanza di nove anni da quella data ed otto mesi dalla scomparsa di uno straordinario amico come Michele, ci piace augurare Buone Feste a tutti coloro che quotidianamente ci seguono riproponendo le sue parole, ancora incredibilmente attuali.
"Ogni anno attendiamo Gesù Salvatore. Attesa sempre nuova, perché nuovi sono i problemi. Come attenderlo? Ce lo insegna il Vangelo. Fare spazio, dedicare tempo, percorrere una strada, avere un cuore povero, avere la fede di Maria e Giuseppe. Gesù viene. Sempre. Perché è fedele. Noi, lo incontreremo? Qualcuno, a tale domanda potrebbe offendersi...
"Certo che lo incontrerò! Andrò alla Messa della notte (magari commentando il vestito di questo o di quella, disturbando gli astanti), addirittura mi confesserò (possibilmente tacendo le cose che mi fanno apparire più debole...), dopo aver fatto abbondantemente gli affari miei..."
Cari fratelli, anche se rischio di apparire esagerato, vi assicuro di essere realista, di una realtà fatta di paradossi, ma realista! La festa di Natale è soprattutto incontro, e un incontro prelude sempre un viaggio, fatto di attese, di speranze, di attimi interminabili di riflessione, insomma un viaggio che non s'improvvisa! Per molti tornare all'Isola è ritornare nella spira dei ricordi e dei sentimentalismi, legati da un filo sottilissimo di nostalgia ... perché? Forse perché l'isola, abbastanza lontana dalla frenesia del continente (ma che ne subisce tutto il fascino) riporta a quando, ancora piccoli, la sorpresa e lo stupore di questa festa ci facevano sognare un mondo bello e buono, e riducendolo alla grandezza del presepe, speravamo che il messaggio di pace e di AMORE di Gesù fosse sempre al centro della scena; e con la fantasia ci trasformavamo in qualche pastorello proiettandoci in quell'avvenimento di duemila anni fa e anche noi intraprendevamo quel viaggio verso la stamberga di Betlemme. Poi crescendo, qualche volta abbiamo perso il sentiero fatto con la sabbia della spiaggetta per imboccare quello lastricato dei bei corsi delle città e così perdendo di vista la stella cometa ci siamo fatti abbagliare dalle mille luci delle vetrine, dove non c'è posto per l'Amore, la Pace, l'Umiltà e così oggi abbiamo tolto dal presepe (= nostro cuore!) i semplici "viaggiatori" che Gesù ama, per fare posto al caffè di Bonolis e di Laurenti, abbiamo distolto il cuore dall'ascoltare la voce dell'angelo che ci avvicinava alla meta, per ascoltare quella del comico mediocre di turno che imponendoci l'urgenza del panettone ci dice: "Natale, quando viene, viene!".
Ma NON è impossibile celebrare ancora il Natale! E Gesù, con tutta la pazienza e la dolcezza che lo contraddistingue, ci lancia una sfida! Ci piace definirci "forti"? Ci piace definirci "coraggiosi"? Amiamo sentirci "originali"? Bene, Natale 2003 ce ne offre appieno l'occasione! Quest'anno Gesù, vuol mettere in gioco tutta la nostra forza, il nostro coraggio e la nostra originalità ... ci chiede di essere EROI! Sì, sì, abbiamo capito bene, eroi! Vuol vedere se abbiamo la FORZA di essere un po' più poveri, ma non tanto (o solo) della cose materiali, quanto del nostro orgoglio che spesso ci fa pensare che la fede sia cosa da vecchi o da bimbi, e che non ci permette di fare largo alla Grazia divina che invece illuminerebbe la nostra vita ed eleverebbe al massimo le nostre potenzialità, sconfiggendo così il potere del peccato che ci rende schiavi della tristezza e dell'insoddisfazione.
Poi, Gesù vorrebbe senz'altro sfidare il nostro CORAGGIO, avere coraggio di dedicare un po' di tempo al silenzio ... Nel silenzio incontriamo DIO! Che ci ama, ma al contempo ci interroga, ci mette a nudo e a volte in crisi! Ci siamo mai chiesti perché, anche quando siamo fisicamente soli, dobbiamo per forza, accendere la tv, o la radio, o mettere mano all'ormai inseparabile telefonino? Perché davanti al silenzio ce la fa "facciamo sotto" ... il silenzio ci "grida" troppo spesso che la nostra è una vita da "accontentati"! Gesù ci sta chiedendo di non mettere la testa sottoterra come gli struzzi! Rimane da impiegare la nostra ORIGINALITA', ma Gesù ha pensato anche a questa ...: egoismo, prepotenza, arrivismo, avidità, falsità, furto, sfruttamento, sesso sfrenato, idolatrie (vecchie e nuove), sfiducia, disperazione, fuga da chi soffre, perdita di tempo, fede vissuta all'"Acqua di rose", bombe a mano e tricche-tracche... Vogliamo essere veramente originali? Dissociamoci da tutto ciò che è male, da tutto quello che gli stron... hemm, stolti di questo mondo vogliono farci digerire per "buono" e "giusto"! Al contrario, continueremo ad essere i soliti vigliacchi, cercando di "originalizzarci" spendendo capitali in strani vestimenti, soggiornando in questa o quella spiaggia esotica, o peggio, posando il muso (mi scuso con gli animali per il termine usato!) su una polverina bianca che proprio neve non è! Naturalmente sfotteremo, perseguiteremo e soprattutto isoleremo chi questo coraggio invece ce l'ha!
Cari amici, se impegneremo appieno la nostra forza, il nostro coraggio e la nostra originalità, saremo degli EROI, perché saremo dei veri CRISTIANI! Attenzione però, l'eroe non si improvvisa, non agisce nell'impeto del momento, ma nell'occasione giusta sa tirare fuori il frutto del suo "CAMMINO", così il cristiano autentico, che ha per compagno di viaggio il Signore, sa in ogni occasione piccola o grande (insomma, nella vita!) tirare fuori la sua somiglianza con Dio, il suo Amore che vince ogni cosa! Allora camminare verso Betlemme è camminare verso il nostro cuore e ritrovarvi Gesù, felice di rincontrarci, e pronto ad abbracciarci come si abbracciano due amici che si incontrano dopo tanto tempo! Se al termine delle vacanze, la scia bianca del postale ci ricorderà la stradina del presepe dove da piccoli volevamo correre per andare incontro a Gesù, e permetteremo a LUI di donarci un cuore da eroi, allora sarà stato veramente un Santo Natale! BUON NATALE ... o se preferite BUON CAMMINO!
don Michele Bistazzoni"
... Voglio esprimere a tutto il Popolo Gigliese i miei più sinceri Auguri di Buon Natale e di un Felicissimo Nuovo Anno e che siano sempre, sempre, sempre Gentili ed Ospitali come ... sempreeeeeee è il loro costume ....... Felicità a Voi tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii ... Salvatore