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UN PENSIERO PER CARLA CAPONI
Se ne è andata così, stamattina, quasi con discrezione ed educazione, come logico epilogo di quello che era un Suo modo di essere. All'occorrenza pungente e quasi sempre ironica, qualsiasi fosse l'argomento trattato, penso che questi aspetti del Suo carattere si siano completati vicendevolmente con quelli di Bruno, che, come tutti i grandi artisti e lo dico con affetto, le sue "stranezze" le aveva.
A Carla poi mi lega un episodio, di circa tre anni fa che mi va di raccontare. Quando prese corpo l'idea di realizzare "Vola gabbiano" il CD con le canzoni del Giglio uscito poi nel 2017, le prime volte che ci siamo visti con Alessio prima e con Armando poi, prima ancora di parlare di titoli, canzoni ecc., un punto fermo ci trovò in completo accordo: la copertina avrebbe dovuto essere un quadro di Bruno.
Per fare questo, pochi mesi prima dell'uscita del CD ci recammo a casa di Carla. Salimmo al piano superiore dove Bruno aveva lo studio e ci trovammo immersi in un mondo spettacoloso, in mezzo a decine, forse centinaia di dipinti, tutti uno più bello dell'altro e, alla fine, scegliemmo quello che poi divenne la copertina del disco.
L'avermi introdotto in quel mondo, che si potrebbe quasi definire di fiaba, è una cosa della quale a Carla sarò sempre grato.
Prima di salutarci, volle poi a tutti i costi e nonostante i nostri dinieghi, che scegliessimo un quadro per uno del quale ci fece omaggio. Io, come si vede dalla foto, scelsi una spettacolosa visione notturna della laguna di Orbetello.
Ad Alessandra ed Ilaria le condoglianze mie di Barbara e di tutta la mia famiglia.
Un abbraccio, Angelo
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