Concludo la giornata del 150° anniversario della Unità d'Italia con il ricordo di un gigliese garibaldino, Pacifico Pini fu Sebastiano nato il 23 giugno1826, al quale e ad altri, in un articolo di Ezio Romano, sono dedicate queste parole: "Si fa così (Garibaldi) testimone in prima persona di un'avventura i cui protagonisti sono soprattutto minori, come il cuoco Magliacani, il marinaio Pacifico Pini e l'agricoltore Borri, che non hanno ricevuto pubblica gloria, ma che si sono votati alla causa mettendo in gioco se stessi, alcuni fino alla morte".

Qualche rivolo d'orgoglio mi raggiunge quando penso al nonno di mia moglie, Francesco Baffigi, al quale fu concessa, pochi anni dopo, la medaglia d'argento al valore civile dal Ministro dell'Interno (ancora a Firenze) "per essersi efficacemente adoperato, con manifesto rischio di vita, al salvamento di due persone pericolanti nell'inondazione del Tevere straripato in Roma"(dic.1870).