Un doveroso pensiero di affetto e di riconoscenza, in questa solenne ricorrenza del 150° anniversario dell'unità d'Italia, va a due gigliesi che si distinsero per il loro personale contributo e per il loro impegno: al garibaldino marinaio Onofrio Pini, nato a Giglio Castello il 23 Giugno 1826, il quale si arruolò nella spedizione dei mille. Dopo aver gloriosamente combattuto a fianco di G. Garibaldi per liberare quella parte d'Italia ancora oppressa, si ritirò nella sua isola dove continuò ad esercitare il suo lavoro di contadino, viticoltore e marinaio, percependo anche un modesto vitalizio concessogli dal Regno d'Italia, come riconoscimento ai suoi meriti di volontario e di combattente.
Dai dati anagrafici in mio possesso, il garibaldino Onofrio Pini, si ascriverebbe alla famiglia Pini di Giglio Castello, nonno della cosidetta "Tranquilla". I discendenti del nostro valoroso isolano sarebbero da ricercare nell'ambito della famiglia Vittoria Pini sposata con Mosè Stefani e di "Nena della Tranquilla" in Zanella.
Ad Enea Brizzi, nato a Giglio Castello nel 1821, grande patriota, direttore della Banda dei Veliti di Firenze e compositore del famoso inno di Brofferio "Delle spade il Fiero Lampo", che infiammò ed animò lo spirito e l'ardore di soldati e di combattenti risorgimentali.
Alcune frasi dell'inno datato 1866: Delle spade il fiero lampo - Troni e popoli svegliò.- Italiani al campo al campo! - E' la madre che chiamò - Su corriamo in battaglioni - Fra il rimbombo dei cannoni. - L'elmo in testa ed in man l'acciar! - Viva il Re dall'Alpi al Mar.
Mi auguro che le Autorità locali abbiano pensato di deporre un fiore in onore di questi due nostri valorosi isolani.