La prevede la risoluzione, approvata ieri dal Consiglio, che ha dato il via libera al Piano di sviluppo 2011-2015. L'emendamento proposto da Tortolini. Il consigliere: "Gli obiettivi? Scuola, formazione, assistenza sanitaria e misure per i giovani su studio e lavoro. E poi distretto turistico e agricolo di qualità"
Politiche specifiche e la possibilità di una legge regionale ad hoc per l’Elba e l’Arcipelago Toscano. Lo prevede un punto della risoluzione che ha dato il via libera al Piano regionale di Sviluppo 2011-2015 approvata ieri dal Consiglio. La risoluzione prevede per la prima volta di “sviluppare una politica specifica per le Isole e l’Arcipelago Toscano, che, analogamente a quanto previsto per i territori montani, metta a sistema le criticità e le opportunità inespresse dei territori insulari, valutando anche la possibilità di definire uno strumento normativo che si ponga l’obiettivo di una loro valorizzazione ed una più incisiva integrazione con il continente”.
Il provvedimento sulle isole, dall’Elba a quelle minori, era inizialmente previsto in un emendamento presentato dal consigliere Matteo Tortolini, poi inserito come parte integrante della risoluzione definitiva. "L'idea – spiega Tortolini - è di costruire uno strumento normativo che affronti in modo organico le questioni dell'arcipelago, da un lato mettendo a sistema gli impianti normativi vigenti, dall'altro immaginando nuovi interventi sul fronte sociale ed economico. Nel Prs abbiamo indicato lo strumento, ora insieme a tutto il territorio elbano, le associazioni, i comuni e le categorie, prendiamoci il tempo che ci serve per costruire uno strumento normativo serio e di governo". “L’iniziativa serve a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico di queste zone della Toscana, come ad esempio accade per le aree montane - continua Tortolini - Gli obiettivi su cui costruire una legge regionale per le isole possono essere, tra gli altri, il rafforzamento dei servizi efficienti alla persona, come scuola, formazione, assistenza socio sanitaria e misure per ridurre il gap territoriale per i giovani che si spostano per motivi di studio e di lavoro, la continuità territoriale, la realizzazione di un distretto turistico e agricolo di qualità, l’attivazione di agevolazioni fiscali selettive per imprese e per i cittadini che investono e producono, la produzione di energia pulita, una riconversione ambientale e urbanistica orientata al riuso del territorio già impegnato, una incentivazione a un quadro istituzionale integrato ed unitario”.
UNA LEGGE REGIONALE AD HOC PER LE ISOLE
Autore: fonte www.tenews.it
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