Le farmacie estendono il loro impegno anti Covid nella vaccinazione agli ultraottantenni: kit di Pfizer-Biontech predisposti dalla Asl consegnati alle farmacie a disposizione dei medici di medicina generale per la somministrazione
Sinergia ancora più forte tra il Servizio sanitario regionale e le farmacie territoriali che si dimostrano nuovamente decisivo snodo professionale e logistico, questa volta per quanto riguarda la distribuzione dei vaccini Pfizer-Biontech, disponibili da oggi in farmacia per essere ritirati dai medici di medicina generale che li somministreranno agli ultraottantenni.
“Alla luce degli accordi con la Regione Toscana, anche in provincia di Grosseto, le farmacie, forti dell'organizzazione territoriale capillare, offrono il loro sostegno per snellire e velocizzare l'iter di distribuzione dei vaccini dalle sedi Asl ai medici di medicina generale – spiega Fabrizio Pianelli, presidente Federfarma Grosseto - Garantire la fornitura delle dosi a chi le somministra è fondamentale per rendere la vaccinazione degli ultra 80enni più efficiente e rapida, in previsione dell'aumento del numero di vaccinati, sempre correlato agli arrivi, e in particolare nelle nostra provincia, caratterizzata da un territorio vasto e non sempre facilmente percorribile. Il sistema sta partendo, massimo impegno da parte nostra per assicurare una logistica che tenga e che si adatti agli sviluppi della campagna di vaccinazione anti-Covid. Il nostro contributo dovrebbe riguardare anche l'effettuazione di tamponi antigenici rapidi e test sierologici con digitopuntura: questo sarà possibile quando le farmacie territoriali aderenti si saranno organizzate con ambienti adeguati dal punto di vista igienico-sanitario e in grado di garantire la privacy dei cittadini che vorranno usufruire del servizio”.
Ma come funziona la macchina logistica che fa perno sulle farmacie? I flaconi, da sei dosi vaccinali appena decongelati del vaccino Pfizer, con tutto il corredo necessario, vengono inseriti in un contenitore ad hoc dalle farmacie ospedaliere, e distribuiti rapidamente alle farmacie territoriali attraverso i propri magazzini distributivi. Le farmacie, rispettando la catena del freddo, conservano i flaconi vaccinali a temperatura di 2- 8 gradi fino alla consegna al medico che ne ha fatto richiesta attraverso un’agenda digitale, nella quale ha indicati gli ultraottantenni suoi pazienti, gli unici che per il momento hanno diritto alla somministrazione.Tutto il processo, compresa l’inoculazione del vaccino, oltre ad essere eseguito a temperatura controllata, deve essere concluso entro 5 giorni dallo scongelamento del liquido vaccinale, pena la sua inefficacia.
“Il Covid conferma la necessità che si lavori tutti insieme - commenta il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso - Le farmacie sono una maglia fondamentale della rete di sostegno alle persone e alla comunità. Lo sono per la professionalità dei loro operatori e per la capillarità della loro presenza nel territorio. Se uniamo gli ospedali, le strutture territoriali e le farmacie abbiamo un’idea di quali e quanti punti di riferimento abbiano le persone in questa fase che è segnata non solo dal contagio, ma anche dalla paura del contagio. Fondamentale è la disponibilità delle farmacie a essere 'ponte' tra le farmacie ospedaliere e i medici di medicina generale per la somministrazione dei vaccini alle persone che hanno più di 80 anni. Lo sforzo di tutti è quello di fare il massimo per garantire la fascia più debole della popolazione che ha il diritto di essere vaccinata, e quindi protetta, nei tempi più rapidi possibili”.
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