Venerdì 1 maggio "Festa della Famiglia Diocesana"
Il 1° maggio più di duecento persone della nostra diocesi, legate all'Azione Cattolica, verranno a trovarci per animare la "Festa della Famiglia Diocesana".
L'arrivo degli ospiti è previsto per le ore 9,30. Il gruppo si stabilirà presso l'asilo di Giglio Porto dove, fino alle 12,30, si svolgeranno giochi ed intrattenimenti tra genitori e figli.
Dopo pranzo, alle ore 14,30 si svolgerà un incontro, presso la Chiesa di Giglio Porto, sulle problematiche della famiglia e sul rapporto genitori - figli.
Alle ore 16,30 Santa Messa animata dalle parrocchie di Giglio Castello e Giglio Porto. Partenza del gruppo alle ore 18,00.
Tutta la popolazione è invitata a partecipare (magari portando qualche genere di conforto).
Ma alla Diocesi costava molto, indire la sua festa per la famiglia ad altra data che non fosse il 1° di Maggio, storicamente dedicata al Lavoro? Visto che il calendario "contiene" tanti santi, la scelta sarebbe stata facile e, magari, ricadere, sul giorno di San Giorgio in cui, tra l'altro, come ha ben dimostrato con un suo "panegirico", ch'è quasi un'elegia, Palma Silvestri, per diverse cose, era data assai fausta per il Giglio, e come il sottoscritto, dilettante di Micologia, ha cercato di descrivere, in versi, parlando dell'"avvento" del gustosissimo "Prugnolo", ovvero dei "Fungo di San Giorgio"? Perché asserisco questo? Ma perché il 1° di Maggio è il giorno dedicato al lavoro ed il buon senso vorrebbe che, per la sua laica sacralità, non fossero consentite distrazioni. Al lavoro che, come "recita" (a dire il vero, un po' velleitariamente, almeno a guardare l'attuale stato dell'occupazione, soprattutto giovanile) il primo articolo della nostra Costituzione, costituisce il "caposaldo" della Repubblica Democratica Italiana. Ed il giorno dedicato al Lavoro non può essere confuso con nient'altro od altra occasione di far far festa. A meno che la Diocesi, proprio perché sul Lavoro è anche incardinata la Famiglia (ma allora avrebbe ben dovuto significarlo nel suo "manifesto", che, invece, non ne parla affatto), non avesse detto che, in occasione della festa dei lavoratori e, proprio per questo, la Chiesa promuoveva uno specifico raduno, insieme a celebrazioni di culto e d'allegria. Di più, con la icastica chiusura , in grassetto, "non di solo pane", sembrerebbe addirittura aver promosso la "giornata" perché, in questi tempi di "perigli" occupazionali, invece d'assecondare il pensiero del Presidente della Repubblica, che li tiene al primo posto assoluto dei suoi "pensieri", preferisse, invece, distrarre (cosa che avrebbe potuto fare in altra data) i Parrocchiani con proposte alternative di Preghiera e Catechesi. A mio parere, quindi, questa incauta iniziativa è frutto quantomeno di poco buon senso e di cattivo gusto.