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Via Provinciale senza marciapiede e non solo ...
Scrivo queste poche righe perché, dopo l'ennesima estate vissuta tra viavai di auto (soprattutto la loro gestione), mezzi pesanti, scooter truccati e via discorrendo, non se ne può veramente più di sopportare i soprusi e la maleducazione nonché la totale assenza di educazione civica da parte dei vari utenti della strada... Ma non solo!
E mi riferisco a diversi fattori che vorrei sottolineare:
- Mi chiedo innanzitutto dove risiede la logica nel fermare le auto nel punto più stretto della via Provinciale ovvero la curva di immissione al Porto quando sarebbe più funzionale fermarli fuori dal centro abitato dove lo spazio, tra l'altro, è maggiore ed il flusso prodotto dallo sbarco sarebbe senz'altro più fluido e di più facile smaltimento. Certo, mi rendo conto che per i signori agenti di P.M. (tra l'altro con modi di fare tutt'altro che garbati) sia più comodo starsene a ridosso del porto piuttosto che a qualche centinaia di metri, ma sarebbe uno sforzo limitato al solo periodo estivo e che darebbe un po' più di respiro a chi abita in quella "sventurata"porzione di strada.
- Per non parlare poi della totale assenza di qualsivoglia parvenza di marciapiede, sul quale, perlomeno, i pedoni potrebbero trovare rifugio dai continui pericoli cui sono esposti dovendo districarsi in veri e propri percorsi ad ostacoli per raggiungere la loro meta... Ricordo che, qualche tempo fa, esisteva una segnaletica orizzontale indicante passaggio pedonale lungo la parte a discendere tra la piazza dei pullman e l'arrivo al porto ed un cartello di Divieto di sosta e di fermata ancora esistente. Oltre ad essere sparita la prima segnalo che, e sfido chiunque a dire il contrario, anche quando essa era presente, tale striscia di strada era (ed è tuttora) perennemente occupata da scooter, moto e talvolta autovetture senza che alcun organo preposto al controllo ne abbia mai intimato lo spostamento nonostante il divieto.
- Terzo punto, la velocità con cui la maggior parte dei veicoli transita nel centro abitato, che, essendo privo del suddetto marciapiede, lo trasforma in un tratto di strada con un tasso di pericolosità altissimo specialmente per chi tenta di uscire da casa propria, quasi intimorito da cotanta indisciplina. E ripeto, il tutto avviene quotidianamente senza che vengano presi provvedimenti al riguardo; sarebbe sufficiente, per limitare almeno la velocità, installare dei dissuasori a livello stradale.
- Ultimo ma non meno importante argomento riguarda la rumorosità di taluni mezzi a due ruote che sono palesemente truccati e che quindi contravvengono al codice della strada sforando il limite di rumorosità tollerato, e che transitano a qualunque ora del giorno ( più tollerabile) ma soprattutto della notte!!! A tal proposito ricordo la presenza, tempo fa, di un cartello posto all'ingresso del centro abitato, che vietava il transito a tutti i motocicli da una certa ora in poi: sparito anch'esso!!! È mai possibile che chi deve sentire non senta mai? Tutti audiolesi?
Invito chi di competenza a trarre le proprie conclusioni prima che, come solitamente accade in Italia, sia l'incidente a smuovere le acque piuttosto che le civili osservazioni dei cittadini.
Cordiali saluti a tutti, Paolo.
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