Egregio Sindaco, lungi dall'alimentare sterili polemiche in ossequio alla mia deontologia professionale, mi vedo in questa occasione costretto a esporre a lei e a quanti avranno la pazienza di leggere queste mie righe, alcuni chiarimenti circa l'iniziativa promossa da Greenpeace e attuata in data 5 settembre scorso con l'aiuto del "Diving Center Isola del Giglio" che mi pregio di dirigere ed il supporto della stessa Amministrazione Comunale.
Sono stato indiscriminatamente ed ingiustamente attaccato da molti miei concittadini di aver in qualche modo favorito dell'ecoterrorismo, di aver gettato l'onta sulla mia isola e sulla sua Amministrazione Comunale e addirittura di aver portato da altrove i rifiuti prelevati in realtà dai nostri fondali.
Aldilà della bontà intrinseca dell'iniziativa sopracitata che denuncia la diffusa mancanza di rispetto di coloro che (perlopiù turisti) osano inquinare il nostro paradiso ed elogia di fatto la popolazione del Giglio e la sua Amministrazione Comunale. Con questa iniziativa si è infatti dimostrato di voler preservare i nostri fondali senza dover ricorrere all'istituzione coatta di parchi marini che arrecherebbero solo danni al settore turistico e quindi allo stesso scrivente.
Nessuna dietrologia come l'Assessore all'Ambiente ha voluto puntualizzare, su nessuna testa giornalistica è stato scritto che i rifiuti erano dei gigliesi, perchè tutti noi sappiamo che le bottiglie di plastica vengono trasportare dal mare da tutto il mondo ... e nessuna AMP evità l'inciviltà delle persone a buttare i rifiuti in mare ... Il nostro messaggio voleva essere uno solo semplice e chiaro ... "bisogna tutelare il nostro mare" e "Nostro" sta per TUTTI NOI esseri umani ...
Quotidianamente vedo le bellezze della mia isola sott'acqua ma mi farebbe piacere portare con me l'Amministrazione Comunale vecchia e nuova per fargli vedere lo scempio causato dall'assenza di regolamentazioni tese a tutelare i nostri fondali: gorgonie spezzate da ancoraggi selvaggi e reti a strascico troppo vicino alla costa, posedonie che spariscono lasciando spazio a desolate distese di sabbia, rifiuti di ogni genere, i piccoli pescatori che tornano in porto con sempre meno pesce per colpa dei grandi pescherecci e della pesca indiscriminata.
L'Isola del Giglio è una perla del mediterraneo e l'unica cosa che volevo "IO" è che venisse presa in considerazione, l'eventualità di creare un progetto insieme all'Amministrazione attuale e perchè no anche a quella vecchia ascoltando tutte le esigenze delle persone che lavorano sul mare ... barcaioli, pescatori, diving ecc ecc dei sistemi di ancoraggio intelligente, regole un po' più ferree per tutti coloro che vengono al Giglio e sfruttano il "Nostro" territorio e vanno via non lasciandoci nulla di buono ...
Gli articoli e le agenzie pubblicate con riguardo all'iniziativa in rassegna, parlano di "rifiuti portati in spiaggia per essere contati e poi differenziati con l’aiuto del Comune dell’isola" e ancora: "l'isola rischia di diventare una discarica ..." e non: "è una discarica ..." come molti hanno erroneamente inteso o qualche giornalista ha voluto modificare a proprio piacimento. Il rischio è una potenzialità non una realtà: come ho giá detto l'iniziativa per cui le autorità stesse si sono complimentate è un tentativo di sensibilizzazione per incentivare il rispetto del nostro patrimonio ambientale. Trovo ottuso pertanto voler ravvedere in tutto ció un tentativo di infangare la reputazione dell'Isola del Giglio e della sua Amministrazione Comunale che, come preannunciato, ha tra l'altro autorizzato le operazioni di bonifica e di esposizione dei rifiuti raccolti, collaborando fattivamente alla buona riuscita dell'iniziativa.
Non mi è mai interessato fare politica e neanche voglio cominciare adesso. Spero vivamente che questo serva a chiarire la mia posizione ed il senso dell'iniziativa di cui mi sono reso promotore con Greenpeace per il bene della mia isola.
Rimango a sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento sia scritto che a porte chiuse.
Distinti saluti
Scotto Roberto
Titolare "Diving Isola del Giglio"
VICENDA GREENPEACE: LA POSIZIONE DEL DIVING
Autore: Roberto Scotto, Titolare Diving Center Isola del Giglio
9 Commenti
homepage sito greenpeace
http://www.greenpeace.org/italy/it/multimedia/Video/E-tuo-questo/
chi non si voleva fare pubblicità???
"noi del diving isola del giglio abbiamo chiamato greenpeace perchè ogni giorno vediamo aumentare il degrado del nostro mare"
chi dice di "voler preservare i nostri fondali senza dover ricorrere all'istituzione coatta di parchi marini"?
quello che teneva in mano lo striscione "riserve marine ora"
ahahah
grancio
Carissimo Mirko Scotto,
da quello che leggo su questo sito web la vedo una persona molto attiva hai problermi dell'isola...e sembrerebbe quasi che lei sia sempre in prima linea in qualsiasi iniziativa...però da una mia piccola indagine locale sembrerebbe che nessuno la conosca e nessuno sappia dove vive...potremmo saperlo???
Poi volevo risponderle in modo molto educato dicendole che non ho bisogno di farmi pubblicità con Greenpeace per aumentare la mia clientela...il mio lavoro è fatto di passione e cultura non di ignoranza e prepotenza...e comunque io starei ancora aspettando un confronto con il mio sindaco come ho richiesto nella precedente lettera...ma come già sapevo non avrò mai una risposta...e come qualcuno inteligentemente ha detto " Tu non capisci niente...tu non lavori con il turismo..." è vero mi avete scoperto attacco francobolli alla posta e nella pausa pranzo mi diletto a fare l'istruttore sub...
Fare del MALE è peccato...Fai del BENE è SPRECATO !!!
Leggendo questo articolo e i successivi commenti, mi viene naturale chiedere al Signor Scotto (Mirko): Lei che si lamenta che è stata pulita solo Cala Cupa, solitamente ogni giorno, ogni settimana od ogni mese si adopera andando sott'acqua a pulire il resto dei fondali dell'isola?
Se è così la stimo e la ringrazio a nome di tutti i turisti del Giglio e di ogni persona che è sensibile al fattore ambiente.
Ce ne vorrebbero di più di persone come lei, che non si perde in discorsi inutili e fa di tutto per proteggere la sua isola ed appoggiare ogni personale iniziativa che mira alla tutela del posto dove vive.
Grazie di cuore.
Signor Mirko.. Intanto lasci decidere a me se sono o no amante del Giglio..
Ho 31 anni e vengo in vacanza al Giglio da almeno 20 anni. Quindi mi sento amante del Giglio.
Questa estate in alcuni bar dell'isola ho visto dei volantini pubblicitari del diving e... indovini? Era pubblicizzato l'evento di pulizia dei fondali! E a quanto mi risulta è stato pubblicizzato anche su internet. E poi mi scusi tanto... ma nel leggere i comunicati stampa e l'articolo qui sopra, non mi sembra che si sia mai parlato di volontariato, ma bensì di una campagna di sensibilizzazione. E se non si mette in mostra quello che si fa purtroppo la sensibilizzazione non si ottiene!
Signor Matteo, da come parla non mi sembra né gigliese né tantomeno amante del Giglio. Pare piuttosto un difensore d'ufficio del diving in questione!
Le spiego, a lei ed ad Alina, perchè intravedo interesse esclusivamente commerciale nell'operato del diving: nella pubblicità negativa operata ai danni dell'isola l'unica cosa che è risaltata è l'atteggiamento virtuoso del diving i cui componenti vengono osannati quali unici gigliesi difensori dell'isola a fronte di una popolazione incivile! E poi quelle tristi foto in cui i divers espongono i cartelli pubblicitari della loro attività! Ma per favore ... ripeto che le azioni di volontariato sono tali solo se svolte con amore ogni giorno e senza clamore.
Perchè non spiegare a Greenpeace che azioni come la loro vengono svolte spesso sui fondali dell'isola con risultati ben più importanti di quelli ottenuti da loro? Perchè non coinvolgere in un'azione corale anche gli altri diving per ottenere di più e non limitarsi solo a Cala Cupa? Perchè non coinvolgere gli abitanti dell'isola ed i turisti con la pubblicizzazione dell'evento per ottenere una più ampia collaborazione?
Semplice ... perchè altrimenti qualcuno non sarebbe risultato il "più bravo di tutti"!
Che tristezza ... :cry:
Anche io sono in accordo con Alina... Che senso avrebbe per il titolare del diving fare pubblicità negativa all'isola e dunque anche a se stesso?
Io credo davvero che il gesto sia stato fatto in buona fede e per sensibilizzare la gente. Il fatto che non ne parliamo mai o che non vengono tirati in secco non vuol dire che i rifiuti sott'acqua al giglio non esistono. E le foto ne sono la riprova! Non credo certamente che quelli del diving o quelli di greepeace se li siano portati da casa!! Perchè invece di attaccare, l'amministrazione comunale non pensa ad un modo per tutelare nella maniera migliore il patrimonio che si ritrova?
Signor Sergio centurioni, se lei fosse informato, saprebbe che il giglio si trova in un'area protetta chiamata santuario dei cetacei, a differenza di Napoli. Ecco perchè greenpeace probabilmente preferisce tutelare il giglio. Ma non mi sembra di aver letto da nessuna parte che vogliono il parco. A chi gioverebbe? al diving secondo lei? Lo avrebbero organizzato per tagliarsi le gambe da soli?
Perchè prima di parlare la gente non collega il cervello e impara a riflettere?
Qualcuno di voi è per caso un subacqueo che ha appurato personalmente che non esistono rifiuti di nessun genere sui fondali del giglio?
Perchè invece di criticare non prendete l'iniziativa coinvolgendo tutti i diving locali e organizzate una bella giornata di sensibilizzazione? Sarebbe una bella cosa.. Senza dover chiamare gente di orbetello (come ho letto in un articolo qui su giglio news). Infatti non vedo il perchè il sindaco preferisce far venire gente da fuori invece di avvalersi dei propri concittadini... mah... misteri della vita!! ( cito il signor Sergio!)
Qualcosa mi sfugge.
Secondo Mirko Scotto,il titolare del Diving calunnia il Giglio...per rendersi visibile? Ossia, secondo Mirko Scotto, la gente legge che il Giglio ha i fondali sporchi...e corre al Diving di Roberto Scotto?
Per me, qualcosa non fila.
Cosa non farebbe oggi certa gente x farsi pubblicitá gratuita .....mah , quasi quasi prendo anche io lo spunto.....se voleva fare un bel gesto d'amore per l'isola , questa "incursione"l'avrebbe potuta fare ad inizio stagione e non alla fine addossando la colpa ai turisti del Giglio come Greenpeace vuol far credere , chissá che magari guardando bene sulle bottiglie c'é scritto nome e cognomecon indirizzo di chi le ha lasciate in mare....perché greenpeace non ha fatto la stessa incursione all'Argentario o a Capalbio,Castiglione della Pescaia o come hai giá scritto qualcuno a Montecristo ? Hèèèè a Montecristo nooo vero ? quello è giá parco naturale , mentre il Giglio non ancora al 100%, poi quando lo sará (se lo sará)dei rifiuti sott'acqua non interesserá piú a nessuno xché il loro obbiettivo sará stato raggiunto.Xché greenpeace non é andata a fare la stessa sceneggiata a Napoli ?Mah , misteri della vita........
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
Non cerchiamo scuse signor Scotto (siamo parenti?), una frase citata nell'articolo dell'adnkronos recita " ... alcuni tra i fondali più belli del Santuario si trasformino in una vera e propria discarica ...".
Non voglio assolutamente mettere in discussione la bontà dell'iniziativa ma lei fornisce a mio modesto parere delle scuse non richieste che la dicono lunga sulla sua buonafede.
Mi spiego: se l'intento era quello di pulire semplicemente i fondali perchè andare a scomodare addirittura Greenpeace (loro dicono che è stato lei a chiamarli!)? Non poteva coinvolgere direttamente gli altri diving dell'isola e magari le istituzioni locali? Ma forse in questo modo il suo diving non avrebbe avuto la stessa ribalta pubblicitaria che ha ottenuto grazie al potere mediatico di Greenpeace!
Non si può non sapere che gli attivisti di Greenpeace sarebbero venuti solo per pulire i fondali: è chiaro che il loro intento è quello di provocare per riuscire a far istituire una riserva marina (non a caso avevano già i cartelli pronti!)
Dunque che importa della cattiva pubblicità per l'isola (che sapeva benissimo sarebbe uscita dai loro resoconti stampa!) l'importante è che il suo diving riscuotesse successo pubblicitario!
Non riesco ad intravedere in tutto questo, forse sono ottuso, lo sconfinato amore per l'isola che lei professa!
Le azioni di amore per l'isola come tutte quelle di volontariato se non si fanno in silenzio e senza tornaconto rischiano di essere inutili ed a volte controproducenti.
Ma questo è solo il mio modesto punto di vista ... ! :cry: