AGE QUOD AGIS

Come sarà il nuovo anno?
Sappiamo che è un diario di 365 giorni,
con ogni pagina divisa in due parti.
Quella superiore annota le varie date,
lo scorrere del tempo, dei giorni,
con gli avvenimenti di cui sarà ricco,
gli imprevisti, le persone che incontreremo, ecc.
Quella inferiore invece,
che dipende interamente da ognuno di noi,
annoterà le nostre reazioni,
le nostre accoglienze o rifiuti,
i nostri sì o i nostri no,
il nostro entusiasmo o il nostro disinteresse,
il nostro pessimismo o il nostro ottimismo,
la nostra gioia o la nostra tristezza,
il nostro nuvolo o il nostro sereno,
la nostra bontà o la nostra cattiveria,
le nostre assenze o presenze.
Annoterà anche i nostri pensieri,
registrerà addirittura,
come ci ricorda il Vangelo, ogni nostra parola.
Ho detto che annoterà ogni nostra assenza,
e lo farà ogni volta che,
pur essendoci, saremo assenti.
Sembra impossibile, eppure ...
Dice un vecchio aforisma:
“Se Dio è in ogni luogo ed io non lo incontro,
allora io dove sono?”.
S. Benedetto ripeteva ai suoi monaci
il detto: ‘age quod agis’.
Vivi cioè con pienezza e consapevolezza
quello che stai facendo, anche le cose più semplici.
Ogni momento della tua vita è prezioso.
Accogli con fiducia quello che Dio, ripeto Dio,
anche se la calligrafia è di altri,
ha previsto nell’agenda del 2010.
Vivi con serenità ogni giorno del nuovo anno
con tutte le sue sorprese, i suoi impegni
e i suoi appuntamenti,
belli o meno belli che siano.
Signore, fa che nel diario,
che mi consegni all’inizio di questo nuovo anno,
non ci sia mai un giorno in cui tu annoti “assente”,
assente dalla storia attorno a me,
dagli altri, da me stesso,
da te,
assente dalla vita.