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Ieri mattina 18 novembre, Festa di S. Mamiliano dei Turchi, protettore dell’Isola del Giglio, alla presenza della popolazione dell’Isola, del Sindaco Sergio Ortelli, di tutte le autorità, dell’Amministrazione Comunale, di Italia Nostra Sezione Elba –Giglio promotrice e ideatrice della lapide, rappresentata nell’occasione dalla sottoscritta, purtroppo mancava il rappresentante del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che ha avuto parte all’iniziativa già dal 1° Maggio 2010, finalmente, dopo tanta attesa, è stata scoperta e benedetta da Don Vittorio la lapide dei minatori dell’Isola del Giglio a Giglio Castello sul muro del Municipio.
Pietro Brothel ex minatore ancora in vita, ha avuto la parola dal Sindaco e da Don Vittorio per esprimere parole a titolo personale, in ricordo del periodo della miniera.
Il 1° di maggio 2010, dopo la scoperta della lapide fatta dallo stesso Brothel nella Chiesetta della Rocca Pisana, la sottoscritta aveva annunciato al pubblico presente alla manifestazione, l’esistenza dell’elenco dei minatori della miniera del Franco, cioè di coloro che scesero nelle viscere della terra al buio a respirare silice, già richiesto allo stesso Brothel quale migliore memoria vivente, con la richiesta pubblica di affiggerlo successivamente all’Albo Pretorio del Comune per eventuali nomi dimenticati e quindi per eventuali ulteriori aggiunte.
Come da accordi presi già in quell’occasione, sia con il Sindaco Ortelli che con Pietro Brothel, lo scopo dell’elenco, era quello di leggere tutti i nomi presenti, in occasione della benedizione e dell’apposizione della lapide stessa al muro del Municipio, per non dimenticare nessuno e per dare onore alla memoria del sacrificio.
Tutto ciò però ieri mattina non è accaduto: Pietro Brothel di sua iniziativa ha solamente elencato i 5 morti per incidenti accaduti in miniera, e, senza neanche iniziare a leggere l’elenco con i 150 nomi aggiornato di recente e consegnatogli dalla sottoscritta, ha interrotto il suo intervento dichiarando che non poteva continuare a parlare perché emozionato.
A quel punto, pensavo fosse scontato che, visto, la decisione di Brothel di non continuare, lui stesso avesse chiesto al Sindaco o a me che gli ero accanto, di leggere i nomi dei minatori.
Brothel invece a me non ha chiesto nulla, e rivolgendosi subito al Sindaco, gli ha chiesto: “ Ma…l’elenco??” la risposta del primo cittadino è stata: “No, lo faremo il giorno della ricorrenza!”.
Peccato però che il primo cittadino si è scordato poi di dire pubblicamente, quale sarebbe stato il giorno della futura ricorrenza: 1 maggio 2012 (Festa dei Lavoratori), 18 Novembre 2012 (San Mamiliano dei Turchi), o 4 Dicembre 2012 (Santa Barbara patrona dei minatori)?
Quale dei tre? In ogni caso la vera ed unica ricorrenza per dare voce ai minatori, sarebbe stata oggi e basta, irripetibile, indipendentemente dalla data!
La sottoscritta che non ha avuto modo di avere la parola né dal Sindaco, né da Don Vittorio, né da Pietro Brothel, neanche per dire: “Sono contenta di avere avuto l’idea e di avere portato avanti quest’iniziativa per dare memoria a coloro già da troppo tempo ingiustamente dimenticati!”, avrebbe volentieri letto i nomi, ma, con rammarico e molto dispiacere, non comprendendone le motivazioni, gli è stato impedito, chissà per quale causa di forza maggiore!
Le forzature in questi casi non servono, non potevo prendermi da sola il microfono!
In ogni caso, l’elenco dei nomi dei minatori, chi interessato potrà visualizzarlo qui in allegato (VISUALIZZA ELENCO); e per chi come me, figlia di Aldi Fausto, ex minatore, con silicosi al 60% e purtroppo già deceduto da tempo per tumore al fegato, o per chi, figlio, figlia, nipote di zio o di nonno che avrebbe volentieri sentito nominare il nome del proprio caro vivo o morto che sia, in questa giornata a loro dedicata, non disperi: a fine manifestazione, la sottoscritta e altre persone presenti che non si aspettavano il comportamento MOLTO ANOMALO del Sindaco, tanto anomalo da censurare, sembrerebbe dai fatti anche con premeditazione, una svolgimento dell’evento più che scontato (il 4 novembre ne è un esempio, i nomi dei caduti sono obbligatori), avranno la loro soddisfazione il prossimo 4 Dicembre 2012 giorno di S. Barbara Patrona dei Minatori, dove, i propri cari, non solo verranno nominati, ma i loro nomi verranno scolpiti uno per uno nel monumento ai minatori che verrà sistemato nel luogo più opportuno a Giglio Campese (località dove si trovava la miniera), e che chiunque interessato, potrà contribuire alla realizzazione, oltre ad aggiungere altri nomi all’elenco, se mancanti in quello attuale.
Quindi, il Sindaco Ortelli, non stia a premurarsi per decidere l’esatta data della” ricorrenza”, quella l’abbiamo già scelta noi, con o senza il suo aiuto o contributo.
Quindi anche a nome delle altre persone con cui si è parlato della questione, faccio presente a chi interessato, che più avanti verrà presentato tramite questo giornale e altri mezzi di comunicazione, il progetto e il preventivo per il monumento, indicando anche i referenti a cui lasciare il proprio contributo, ognuno per i tre centri dell’Isola, Castello, Campese e Porto.
In ogni caso la vera cosa buona della giornata, è che la lapide ha avuto la benedizione del Santo supremo dell’Isola, San Mamiliano, sperando però che il prossimo anno, l’unico festeggiato in questa giornata, sia solo ed esclusivamente Lui!
Marina Aldi figlia di Aldi Fausto, Ex-minatore
Facendo seguito al disappunto dell'amico Angelo (per suo nonno Salvatore) vorrei dire che anch'io ho notato che nell'elenco manca il nome di mio babbo (CENTURIONI ROMOLO).
Certo che a distanza di tanti anni può succedere di non ricordarsi i nomi di tutti i minatori, perciò gradirei anch'io di inserire il nome di mio babbo in questo elenco di eroi, poichè chi ha lavorato in miniera, con tutte le conseguenze che ne sono derivate (sono pochi i sopravvisuti) deve essere degno di questo appellativo!
CARLO CENTURIONI
Noto con estremo dispiacere che nell'elenco stilato da Pietro manca il nome di mio nonno,carichino in miniera andato in pensione nel 1958,deceduto nel 1981 a causa dei danni provocati dalla silicosi,Danei Salvatore da tutti conosciuto come Panzallegra.
Chiedo a chi di dovere di provvedere.
Saluti Angelo Morganti