LETTERA APERTA AL SINDACO DI ISOLA DELGIGLIO
Caro Sergio, premesso che, l’altro giorno ho toccato con mano la situazione attuale delle biglietterie, purtroppo ho verificato quele che si diceva e pensava già da subito. Dopo aver letto sui quotidiani locali la protesta del comandante Paolo Loffredo a proposito della vicenda delle biglietterie, che ha provocato uno sdegno talmente unanime da non meritare ulteriori commenti, mi è invece venuto in mente la mia protesta dell’anno scorso, quando notai, nella serata clou dell’estate, la sera di S. Lorenzo, un improvviso fiume di persone, in un momento di già grande congestione, aumentare soltanto la confusione sul porto, salvo poi rendermi conto che erano appena sbarcati da una delle barche delle cosiddette minicrociere (circa 450 persone). Leggo che anche quest’anno, al prezzo stracciato di 25 euro, si ha intenzione di ripetere un analogo sbarco di cittadini che, mi sembra di capire, con la stessa cifra dovrebbero aver già cenato a bordo, per cui non si capisce quale indotto positivo arrecheranno alla nostra economia. Questo lo affermo come cittadino gigliese e come imprenditore. Come presidente della Misericordia, invece e proprio ha difesa dei nostri anziani o disabili, ricordo che, fin dai tempi in cui era sindaco Susanna Agnelli, molte amministrazioni comunali gigliesi hanno chiesto la realizzazione a P.S.Stefano di una semplice pensilina per ripararsi dalle intemperie, delll’inverno, in attesa del passaggio del pulman, pensilina utile a tutte le persone gigliesi anziane che non dispongono di mezzo privato e magari anche sprovviste di ombrello perché quando erano partite dal Giglio non pioveva. A tali richieste non è mai stato dato nessuna risposta. Altro che biglietterie con sala d’attesa! I “cugini” Gigliesi sono sempre stati trattati così. Per questo, considerando le tue ultime dichiarazioni, sarebbe opportuno che fu fossi conseguente e coerente e ti adoperassi affinché la sera del 10 Agosto, in quel tratto di molo, fosse consentito solo l’attracco alle altre unità da diporto che magari cenano al Giglio. Un ulteriore flusso di persone non ci interessa in nessun caso: se la serata sarà strapiena servirà solo a fare confusione, se sarà magra un aumento di persone che non spendono non ci servirà lo stesso. Il comandante Paolo Cerulli sarà ovviamente libero di approdare al Giglio, se lo vuole; ma solo in punta di pontile e compatibilmente con gli orari dei nostri traghetti che, detto per inciso, danno lavoro anche a molti santostefanesi.
Cordiali saluti
Modesti Giuseppe
Attracchi: lettera aperta al Sindaco
Autore: Giuseppe Modesti
12 Commenti
Caro Beppe,
visto che mi rispondi in modo diretto e personale, farò altrettanto.
Certo che fare il sindaco non è cosa facile, ma non è neanche come andare sulla luna come vuoi darci a bere, per questo ironicamente ho definito scienziati gli amministratori dei luoghi che ho citato.
Una cosa però è sedersi sulle proprie certezze e convinzioni, un'altra è informarsi su cosa succede altrove e riuscire a capire il perché di tante cose, un atteggiamento quest'ultimo che presuppone umiltà,
invece la classica risposta che viene fornita al Giglio in modo generico quando si paventa una possibilità di impresa è questa: "Ma chi ce l'ha detto a quello lì?" Come se la veridicità di una cosa dipendesse da chi la pronuncia e non dalla sua intrinseca realtà. Che è l'atteggiamento che si evince anche dalla tua risposta, cioè, e te lo dico alla gigliesa, quello della lampata attaccata al su’ scoglio che pensa che il mondo intero siano quelle quattro granitole e du’ granci che riesce a vedè da lì.
Ed è questa la evidentissima ragione (vedi la lampata) per la quale quando ti cito Talamone, Porto Santo Stefano, Cala Galera, Porto Ercole, Punta Ala, Civitavecchia, Riva di Traiano, Nuovo Porto del Lido di Ostia, Puntone di Scarlino, l’Isola d’Elba, la Capraia etc , cioè degli esempi reali, mi rispondi che la mia è una fantasiosa poesia. Spero che gli altri imprenditori dell'Isola non interpretino il turismo del 2011 come te, cioè fermo all'affittacamere ed al piatto di spaghetti alle vongole ... (cioè come nel dopoguerra).
Scusa l'indiscrezione, ma tu nelle ultime venti estati, quali luoghi di turismo italiani e stranieri hai frequentato per riuscire a farti una idea così precisa di cosa e come fanno altrove? Adesso ti faccio un semplice esempio di come una delle ultime amministrazioni ha toppato proprio nel campo del turismo e nell'intrattenimento del turista.
Parliamo di un noto locale all'aperto, il Maneggio.
A seguito di pressanti richieste del proprietario al comune sulle possibilità di aprire sul terreno di proprietà un locale stagionale, nei suoi vari pellegrinaggi presso la Casa Comune, è stata sempre negata questa possibilità e la cosa è stata ritenuta come impossibile per lungo tempo.
Dopo una letterina di 3 righe nero su bianco recante le disposizioni normative in merito alla legittime aspirazioni dell'interessato, che per inciso ho scritto personalmente su richiesta dello stesso, integrata da una richiesta di accesso agli atti ed una petizione firmata da diverse centinaia di giovani in occasione di una serata di festa "privata" , l'amministrazione comunale, caduta nella disperazione dell'ignoranza, invece di documentarsi per conto proprio, forse perché non in grado di leggere il testo di una legge ed interpretarlo ed applicarlo, si è ritrovata a scrivere alla A.N.C.I. per chiedere lumi e per rimbalzare la palla altrove in quanto incapace di agire secondo le normali regole dell'amministrazione pubblica ...
Vai a vedere la lettera di risposta che l'amministrazione ha ricevuto dall' A.N.C.I., dalla quale si evince fra le righe il tono di meraviglia della suddetta associazione verso gli scriventi per non essere al corrente questi ultimi di banalissime pratiche in uso su tutto il territorio nazionale ormai da anni (si parla di locale all'aperto con bar e musica nella stagione estiva, di una banalità che non bastano le parole a spiegarla), della serie: "ma dove vivete?" e fatti 2 risate e capirai così dove si concretizza la difficoltà di fare il sindaco che sbandieri nel tuo intervento, certo che la difficoltà diventa insormontabile se non si è in grado interpretare ed applicare un testo normativo semplice, quando si è al governo della cosa pubblica.
Tale condotta sarebbe stata ammissibile che ne so, per una richiesta di rilascio autorizzazione di attività di parapendio turistico panoramico ... ma un locale all'aperto con bar e musica ... siamo proprio all'ABC.
E fu così che al Giglio con un minimo di iniziativa del singolo privato contrapposta alla immobilità, inerzia dell'amministrazione pubblica è stato possibile aprire dopo secoli un nuovo locale per l'intrattenimento giovanile e non. Preciso che le carte di cui parlo sono agli atti del comune oltre che in mio possesso.
Ci si sarebbe legittimamente aspettati che una amministrazione il cui paese vive sul turismo fosse al corrente delle normali pratiche amministrative in essere su tutto il territorio nazionale in merito al turismo e che fosse in grado di avere degli elementi sulla base dei quali valutare autonomamente, e che anzi spingesse ed incoraggiasse l'iniziativa fornendo supporto, o no?
Però forse le difficoltà a cui tu accenni insieme a quelle che chiami "complesse problematiche della realtà gigliese" riguardano altre cose ... tipo gli equilibri degli interessi delle poche persone che decidono tutto quello che si può o non si può fare in un luogo del genere e che il buon amministratore non deve disturbare.
E resta comunque il fatto che il Giglio è crocevia delle rotte di barche che partono dai porti nel raggio che va da 20 a 100 km, che era la sostanza del mio post ed al quale non hai risposto se non utilizzando la tecnica ben descritta nel famoso testo "L'arte di ottenere ragione", cioè "dimostra l'inesattezza di una ipotesi ed avrai contestato tutto l'enunciato della tesi", il fatto che il porto turistico alle Bocche d'Albegna non ci sarà, non nega l'esistenza di tutti gli altri che ho citato.
Cordiali saluti
Caro Costantino ho letto con attenzione la tua fantasiosa poesia, dalla quale si evince chiaramente quanto tu sia lontano dalla realtà gigliese e delle sue complesse problematiche. Solo qualche osservazione La SALES alle bocche d'Albegna non costruisce un porto ma una strada di collegamento con l'interno della maremma, Il Campeggio al Giglio esiste ed è anche di alta qualità il problema è che ormai non si riempie più neanche quello, terzo in quanto ad imprenditori del mare penso che il mitico Rum Giuseppe sia un esempio di come si faccia l'imprenditore e proprio dalla sua visione oculata oggi tutti i Gigliesi e non ne traggono i benefici quarto, parlare è facile fare il Sindaco o l'amministratore di un Comune è ben divesrso provare per credere Modesti Giuseppe
Concordo con Roberto, per il principio di libertà di circolazione, non si possono fermare al casello autostradale gli autobus di pensionati che vanno in gita giornaliera in costiera amalfitana o a Capri o a Portovenere, non si possono vietare gli arrivi in treno alle Cinque Terre di migliaia di turisti americani, giapponesi e cinesi che ci stanno dalla mattina alla sera, come a Venezia e Firenze e Roma ci sono decine di migliaia di turisti giornalieri che circolano liberi senza l’obbligo di consumare/acquistare nulla, e quelli allora che sbarcano dalle grandi navi da crociera, dove vengono pasciuti di tutto, per fare una passeggiata sul lungomare, visitare un museo, mangiare un gelato ed acquistare un souvenir?
Gli operatori turistici di questi posti non si sono mai lamentati del turismo di massa.
Esiste anche la libertà di impresa, gli armatori della Vega avrebbero potuto essere benissimo dei gigliesi con un pizzico di imprenditorialità, e non è ancora tardi per fare loro concorrenza.
Parlando di turismo, da gigliese che vive sulla terraferma noto che un settore del turismo che viene da anni totalmente trascurato dalle politiche isolane è la nautica da diporto, ricordo che quando ero più giovane, anche se con difficoltà, si riusciva a far entrare nel porto decine e decine di barche, non più così adesso.
Il problema è che basta girarsi intorno, nel giro di mezza giornata di navigazione e anche meno ci sono porti turistici a go-go: Talamone, Porto Santo Stefano (vedasi i nuovi attracchi alla Pilarella ed i pontili galleggianti nel porto), Cala Galera, Porto Ercole (pontili), Punta Ala, Civitavecchia (porto turistico sud), Riva di Traiano, Nuovo Porto del Lido di Ostia, Puntone di Scarlino (quest’ultimo era una landa desolata di un’area industriale abbandonata, da quando hanno fatto il porto turistico la zona è rinata e l’indotto si è moltiplicato a dismisura), i vari approdi dell’Isola d’Elba etc. Fra poco il porto turistico lo faranno anche alle Bocche D’albegna, l’ultima volta che sono passato ho notato che ci sono già i macchinari della Sales.
Da notare che anche la Capraia (che è nel parco dell’arcipelago), senza uno straccio di spiaggia né un albero, dove vivono 100 sparuti residenti, è riuscita a fare un bel campo boe (per inciso anche alle Cinque Terre, sfruttando l’Ente Parco hanno fatto anche loro i loro bravi campi boe).
Se vi fate un giro in barca intorno a tutta la penisola del nostro bel paese vedrete che in ogni regione di porti turistici e campi boe ne sono spuntati a decine e altri sono in corso d’opera, e sono tutti pieni a tappo. C’è da chiedersi se gli amministratori di questi luoghi siano dei maghi dell’amministrazione? degli scienziati? Hanno corrotto qualcuno per riuscire a realizzare tali opere anche in zone di Parco?
Quanto sopra significa che il Giglio fornisce il bel mare (gratis) a tutti i diportisti che tengono la barca in questi luoghi, e questi, dopo aver constatato che l’Isola è un posto incantevole con mare da cartolina, pieno di cale e spiagge meravigliose, ed al tempo stesso aver constatato che per loro non esiste uno straccio di servizio che sia uno e che devono stare alla fonda (visto che i posti in porto sono ridottissimi) e non possono sbarcare a terra perché impossibilitati a lasciare la barca in condizioni di sicurezza, se ne tornano allegramente da dove sono venuti, lasciando all’isola solo i loro scarichi a mare.
I posti barca per diporto assicurano una presenza costante tutto l’anno, e non solo nella stagione estiva, senza contare l’indotto (noleggio, alaggio e varo, crociere, manutenzioni, negozi, rifornimenti etc) ed i posti di lavoro che vanno a creare. I porti turistici della Toscana e della Liguria pullulano di barche di Emiliani, Lombardi, Tedeschi e Francesi.
Il turista di qualità ... è solo quello con più disponibilità economica (cioè i ricchi, ma ce ne sono pochi), o anche quello con fatto di persone normali ma con più propensione a spendere?
Per questo voglio parlare di campeggi. Sono decine e decine i campeggi a mezz’ora dall’Isola, per turisti che poi da lì si muovono in tutta la provincia.
In questi ultimi 20 anni si sono evolute le strutture dei campeggi, ne esistono anche a 4 stelle, e ciò e successo perchè, cosa più importante, è radicalmente cambiata la tipologia del campeggiatore, mentre al Giglio il campeggiatore viene ancora considerato il “Capellone” pidocchioso degli anni ’70 e credo che sia per questo motivo che l’unico campeggio dell’isola con limitatissima capienza è rimasto così da decenni e non si è mai pensato ad aumentarne il numero, da saltuario campeggiatore vi posso assicurare che la migliore borghesia d’Europa, e solo per una questione di maggiore contatto con la natura e fuga dall’urbanizzazione e non per risparmiare, va in vacanza in campeggio, in tenda, camper o bungalow, e la sera va a cena fuori, noleggia barche, compra prodotti tipici, affitta sdraio e ombrelloni, partecipa ad escursioni, frequenta i diving e musei etc etc.
Costantino
Giusta osservazione di Franca Melis , un euro a turista non cambia la vita al turista stesso, ma al Giglio sicuramente con quei soldi in più si può pensare a realizzarci dei servizi in +......
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
non mi riferisco nè allo sbarco nè a ciò che i turisti lasciano all'isola, non cerco discussioni sull'economia nè tantomeno faccio i conti in tasca agli operatori turistici, voglio solo ribadire il concetto che quelle barche devono pagare per l'uso del molo come fanno tutti gli altri, vorrei che si usasse lo stesso metro di misura per tutti, quanto ai discorsi di chi viene e poi ritorna, oddio in due ore diventa veramente difficile poter girare l'isola, si potrebbe obiettare tornano perchè la prima impressione è stata bella, questo di sicuro ma spesso e io in tanti anni li ho sentiti certi discorsi, non è così.
quanto al difensore d'ufficio della vega, mi scusi ma io sinceramente ho dei dubbi che lei sia realmente un turista, tempi troppo ristretti per rispondere e chiarire il suo punto di vista sulla questione, discussione aperta il 9 agosto e lei il 10 già risponde a difesa della compagnia specificando la estrema cortesia per non averle nemmeno richiesto l'acconto per la possibile gita notturna e altre piccole facezie.
ultimo punto per il sig. scotto , si proprio lei cercavo, vede quando la vega chiese la concessione per mettere la sua biglietteria, si chiedeva l'avvallo della popolazione, affinchè i gigliesi avessero un posto dove mettersi al riparo, insomma una sala d'aspetto, che è durata una stagione e nemmeno tutto il giorno poi il vuoto come sempre, a proposito penso sia obbligatorio avere servizi igienici in una sala d'aspetto e sempre a proposito conosce anche gli orari di apertura e chiusura della sala d'aspetto?
in questo momento di crisi come dice giustamente Centurioni si dovrebbe dare il massimo, affinchè la gente torni sull'isola o anche se ci stà poche ore conservi un buon ricordo, ma è questo il punto dolente mancano i servizi per lasciare un buon ricordo, se ogni barca da crociera lasciasse un'euro a persona si potrebbe programmare tranquillamente la spesa per crearli e mantenerli.
Per chi vuole un turismo di qualità, ci vogliono anche servizi di qualità......ricordo anche che gli sbarchi sono da considerarsi delle "anteprime" ai turisti dell'isola, se piace , l'anno successivo ci tornano.... posso confermare, tanto che gente che conosco faceva le vacanze alla Giannella da anni, è venuto al Giglio a fare un giro 1 giorno ( qualche ora x l'esattezza, ma è bastata x innamorarsi del luogo)e poi c'è tornato una settimana... quest'anno !!!!!!!Poi si ha la fortuna di sapere con anticipo dello sbarco delle tante persone, no?Benissimo, uno che ha un'attività qualsiasi, si attrezza e vede questa cosa come una possibilità di aumento del lavoro e dei guadagni, anche per un paio d'ore la sera del 10 Agosto......Poi ci si lamenta che manca il lavoro.....
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
RITENGO E PARAGONO L'ISOLA DEL GIGLIO COME UNA BARCA GALLEGGIANTE, POSSIAMO ANCHE RIEMPIRLA OLTRE IL LIMITE CONSENTITO TUTTO E' POSSIBILE VEDI SBARCHI DI LAMPEDUSA. C'E UN SOLO PARTICOLARE, SI RISCHIA DI AFFONDARE TUTTI, COMUNQUE OGNUNO E' LIBERO DI FARE LA POLITICA TUIRSTICA COME VUOLE SI PUO'FARE TURISMO DI QUALITA', SI PUO' FARE TURISMO DI MASSA, MA SI PUO' FARE ANCHE TURISMO D'AMMASSO, CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA TUIPO LE ACCIUGHE IN SCATOLA MODESTI GIUSEPPE
Premetto che parlo solo come cittadino di Isola del Giglio, e FRANCAmente mi sento imbarazzato nel leggere le affermazioni del sig. MODESTI.
Non entro nel merito politico, perchè non mi appartiene, ma nell'ambito del turismo.....Vorrei chiedere se è stata fatta una classificazione del turista cioè:
1 quello che va al ristorante (può venire)
2 quello che prende un caffè o il gelato al bar (ni)
3 quello che compra il souvenir (no)....
Secondo me, è una grande offesa all'intelligenza del popolo Gigliese, sempre aperto e cordiale verso tutti, e specialmente verso quei turisti occasionali che hanno scelto di passare una giornata sulla nostra Isola.....Se lo sbarco di 450 persone che hanno mangiato sulla Minicrociera avvenisse il 12 Dicembre, e ti farebbe schifo? magari per prendere un caffè ogni 3 persone......
Ben vengano anche alle 22,30 del 10 agosto.....
Pensavo che l'indotto economico di un posto potesse contare anche sul passaparola (vai che è bella....vai che i cittadini sono ospitali..ecc..ecc) invece da quanto ho capito (imprenditore locale) è solo una rottura di scatole la presenza (fiume di persone in un momento di già grande congestione...)di turisti......Ben vengano a fiumi che ne abbiamo tutti bisogno.
Signora Franca ... sono io lo Scotto che cercava? Se si ... eccomi!
Solo un accenno al discorso della sala d'aspetto che francamente non ho capito bene: nei nuovi locali delle biglietterie adesso c'è una sala d'aspetto con tanto di servizi igienici? O sbaglio? Ma forse questo a lei non importa perchè non serve a far polemica! :D
Riguardo le crociere ... liberissimo il vostro Comune di regolamentarne l'attracco, è un diritto sacrosanto! Certo però che rinunciare anche a quel tipo di turismo, in un'epoca di crisi, sarebbe da pazzi! Credo che questo lo pensino anche tutti coloro che con le crocierine ci fanno affari (bar, gelaterie, negozi di souvenir ... )! Giusto? O sbaglio anche qui?
Quando a far parlare è l'ignoranza.....
Mi presento... Sono un turista di Roma che stà trascorrendo qualche giorno di vacanza nella costa d'argento, risiedo a Capalbio e oggi sono in visita al Giglio.
Non voglio entrare nelle vicende politiche dei due Comuni, che ho comunque seguito attraverso le rassegne stampa dei quotidiani locali, domani tornerò sull'isola insieme alla mia famiglia con la compagnia di navigazione che effettuerà la corsa di notte.
Il prezzo che lei Sig. Modesti ritiene inadeguato a me invece sembra in linea con i costi dei traghetti.
Lei parla di cena a bordo, ma non c'è nessuna cena (come scritto a caratteri cubitali sulla locandina e sui social network della compagnia) e la mia intenzione è quella di trascorrere una piacevole serata in un locale di Giglio Porto come penso facciano il resto dei passeggeri.
Confido nell'accoglienza degli "altri" cittadini del Giglio e non di quelli come lei, confido in quelli che scongiurano questa crisi e accolgono i turisti come si deve invece di prendersela con loro tanto per dar fiato a sterili diatribe tra Amministrazioni Comunali.
Mi rimane da decidere se manterrò gli impegni presi con la compagnia di navigazione o se trascorrere la serata altrove, visto che la suddettà società per la prenotazione non mi ha chiesto neanche un euro di acconto.
Cordialmente
Gianni Papalini (turista offeso)
provo piacere nel leggere che finalmente qualcuno mi segue nella questione delle barche che vengono da santostefano, le minicrociere, che senza togliere niente ai loro passeggeri, che rispetto visto che anch'essi sono turisti, perciò persone che si godono la loro giusta vacanza, ma ignari di farla sulle spalle di altri operatori che si trovano invece colmi di gente che naturalmente hanno già dato il loro contributo economico, ad una sola persona però.
mi piacerebbe che il sig. scotto rispondesse a tutto questo.
a proposito ma quando fù data la concessione alla vega non doveva servire anche per i gigliesi d'inverno come saletta d'aspetto?
forse sbaglio, però non credo.
franca melis
E' molto probabile che invece si stenda un tappeto rosso!