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BUONA PASQUA DALLO SCEMPIO
Si, dallo scempio perché proprio di questo si tratta. Basta dare un'occhiata alle foto per rendersene conto. Uno dei luoghi più belli dell'isola, Capel Rosso, trasformato in una specie di carbonaia a cielo aperto. Tra quel che resta di quelle spettacolose distese di fico degli Ottentotti e quei lugubri teli di plastica neri, tenuti fermi con dei sassi e sotto ai quali, complice il calore del sole, ogni forma di vita è stata soffocata.
Tutto questo è dovuto all'attuazione di uno scellerato progetto di rimozione attuato dall'ente parco che proprio per sua natura e come del resto previsto dal proprio regolamento, dovrebbe essere invece un ente di tutela e non di distruzione di ciò che madre natura, attraverso le proprie regole fisiologiche, genera e conserva. Sul posto poi stride il contrasto tra questa vergogna e ad esempio, la meravigliosa scalinata in granito realizzata dai nostri scalpellini. Questo a dimostrazione di come può essere diverso l'impatto dell'opera dell'uomo sull'ambiente a seconda della saggezza o della scelleratezza che la guida.
A proposito poi dei sassi messi per tenere fermi i teli mi è venuto in mente un fatto accaduto un po' di anni fa. Insieme ad un amico che aveva una vigna nella zona cercammo di dare una sistemata alla strada di accesso, per poter raggiungere la vigna stessa più facilmente con un ape o mezzo simile al momento della vendemmia. Questo comportava lo spostamento limitato di alcuni sassi e di qualche piccola cote. Fummo avvisati per interposta persona e per fortuna bonariamente dagli agenti della forestale del tempo di smettere subito per non incorrere in una denuncia penale.
Si vede bene dalle foto cosa invece è stato consentito di fare per attuare questo scempio. La ciliegina sulla torta è poi rappresentata dal cartello apposto e con il quale si cerca di dare una qualsiasi giustificazione a quello schifo.
Angelo Stefanini
Argentino, anche tu hai reso bene... anzi, benissimo, il "nocciolo e l'essenza della questione" e sono d'accordo su tutto ciò che riferisci e condivido quanto "l'innocente Fico degli Ottentotti avrebbe da dire" nel merito... circa il tuo riferire sul concorso "Il Giglio è in fiore – vota il balcone fiorito", mi permetto di rilanciare, proponendo per quest'anno di abbellire il proprio "baschetto", finestra, finestrone e terrazza con tali piante anche senza i loro semplici, colorati e profumati fiori che arrivisti ignoranti infingardi prezzolati elementi hanno "eradicato dal Nostro Scoglietto", privandoci della loro presenza e vista.
Il Fico degli Ottentotti All’Isola del Giglio, per uno scellerato piano dell’ente parco dell’arcipelago toscano, si sta eliminando “il Fico degli Ottentotti”. Attività di eradicazione pensata e studiata lontano dal territorio, programmata solo da chi forse non è mai venuto sul nostro scoglio. Se il fico potesse parlare forse si esprimerebbe così: io c’ero quando tu non c’eri, chi ti ha autorizzato ad eliminarmi, perché non hai pensato a fare altre cose, forse perché tali interventi sarebbero stati di breve durata?. Non nascondiamoci dietro le parole, questi piani hanno sempre un risvolto economico di lunga durata. Siamo conosciuti nel mondo per il soccorso ai naufraghi della Costa Concordia, abbiamo ricevuto elogi su elogi e permettiamo che i rappresentanti politici, locali e non, tacciano su una tale grave decisione. L'attuale Sindaco (a suo tempo contrario alla nascita del parco), oggi non ha contestato il progetto sul territorio che rappresenta unitamente ai consiglieri comunali, all’associazione degli imprenditori ed alla stessa Pro Loco; è utile ricordare che il vice presidente del parco (gigliese) è uno strenuo difensore dell’iniziativa intrapresa. Mi scuso se ho perso qualche articolo di dissenso. Penso inoltre alle ex-guardie forestali, oggi comprese nell’Arma dei Carabinieri, presenti da tempo sul territorio, pronte a sanzionare infrazioni a mio parere meno invasive di quanto ora sta avvenendo (per esempio rimozioni pietre e spostamento per copertura teli) potevano o potrebbero fare qualcosa. Ad ognuno il suo mestiere. Riporto fedelmente per memoria ‘La Pro Loco di Isola del Giglio ed il Comitato Festeggiamenti San Lorenzo di Giglio Porto hanno bandito nei mesi scorsi il primo concorso "Il Giglio è in fiore – vota il balcone fiorito" anno 2010’. Quale balcone migliore quello creato dalla natura. Il fico degli Ottentotti è parte integrante della vita dell’Isola, ricorda la sua bellezza e la sua natura selvaggia. Confermo che anche la zona di Pietrabona è già stata oggetto di eradicazione, dalla strada carrabile si vedono le coperture di colore nero necessarie per l’asfissia e la cottura delle piante. In altri luoghi dell’Italia il fico prospera indisturbato e mostra tutta la sua bellezza, nella nostra Isola è considerato un terrorista, un avversario da combattere. Forse bisognerebbe ricordare un detto famoso meditate gente, meditate. Argentino Stefanini
sono stato il 16 aprile. ci sono andato apposta per vedere la fioritura degli Ottentotti e mi sono trovato davanti ad una desolazione che non si può spiegare. intervento criminale
1. Vandalismo muoiono anche insetti, formiche, vermi, bisci, lucertole 2. La plastica nera steappata dai venti finirà nel mare per soffoccare altre piante e altri animali, come la plastica del soppalco sulla Rocca Grazie del articolo di Angelo
Castiglione della Pescaia, lungo la spiaggia lato sud. Come si può vedere benissimo, non inficiano in alcun modo la crescita di altre specie anzi sono perfettamente integrati con esse. Possibile che qui come altrove, vedi le foto di Ischia dove addirittura vengono impiantati nelle fioriere, siano tutti deficienti e solo quelli che vengono al Giglio invece tutti fenomeni???
 
 
 
 
 
Hanno denazificato Capel Rosso.
Nessuna fatica sig. Rossi. Li stanno volutamente soffocando e non solo a Capel Rosso ma anche in altre parti dell'isola come ad esempio a Pietrabona. Almeno così mi è stato riferito perché lì non ho potuto verificare di persona. Il tutto adducendo chissà quale presunta pericolosità del Fico degli Ottentotti nei confronti di altre specie di piante che, al Giglio, hanno visto solamente il Sammuri, il Feri e compagnia cantando. Insomma tutto il consiglio direttivo dell'ente parco che ha dato il via a questo scellerato progetto (sic.) di eradicazione totale, reso poi esecutivo con un lauto finanziamento della comunità europea.
Faccio fatica a capire… hanno appositamente soffocato quei meravigliosi tappeti di pianta grassa che, da sempre, hanno ricoperto gli scogli del Giglio? Se fosse davvero così, si conferma che all’idiozia nkn vi sarà mai fine…
Ieri a Sant'Angelo di Ischia e sua scogliera compresa:
 
 
 
Non sarebbe stato più utile rimettere a posto i bellissimi manufatti di granito - scale e muretti - che stanno mollando, in assenza di manutenzione?
E le numerose piantine di Limonium che c'erano e che si volevano salvare che fine hanno fatto? E che fine faranno là dove si ripeterà questo metodo? Siamo sicuri che questa sia la strada giusta? Il paesaggio è desolante proprio in questa momento che sarebbe stato un tappeto splendidamente colorato.
Bravo Angelo, di meglio non potevi scrivere e "descrivere" con le immagini pubblicate... sono solo dei prezzolati assassini... veri alieni incompetenti da eradicare tutti, senza scrupoli di sorta... ... una sola domanda e una prece... dove sono i gracchianti ecoambientalisti "Gretini e non"?... "Nettuno, fai venire una delle tue migliori tempeste e che tutto vada a puttane.. sia in mare che in terra (!)... e che la Natura, senza colpa alcuna, si riprenda quel che le hanno tolto!"