Bella la vista a picco sulle acque trasparenti ricche di vissuto dalla terrazza che fu dei Domizi.

Bello ritrovarsi:
per il gusto delle cose buone e per la voglia di non perderle, per allargare i confini della conoscenza come facevano le triremi romane che partivano per terre lontane alla ricerca di cibi nuovi, per stare bene insieme come abbiamo fatto nel convivio di ieri sera, per l'impegno come ha fatto Giovanni mettendosi a cucinare ricordando sapori antichi, per l'immensa disponibilità dei ragazzi dell'albergo Saraceno che ci ha ospitato, per la presenza che ci ha dato onore, del sindaco Ortelli e del vice-sindaco Pellegrini, per il buon vino bevuto grazie ai suoi vignaioli, per buonissimi dolci fatti con passione dalle signore dell'isola, per le facce di persone che vivono nello stesso paese e che ieri sera avevano un sorriso più luminoso, per la grande disponibilità della famiglia Rum che rende possibili tante iniziative.

Anche se Slow Food è solo una parola dietro c'è una intuizione a salvaguardare ed a valorizzare certe tipicità, certi modi di vivere, a guardare con più attenzione un territorio unico, a confrontarci con altre realtà e ci può essere di grande aiuto.

Grazie quindi ad Alvaro per la sua competenza e vivacità, a Giovanni Rossi per il suo amore per l'isola che si traduce in un vino stupendo, a Laura per la sua competente disponibilità, a Giovanni Andolfi che è sempre disponibile, a Susanna che porta una ondata di giovanile gigliesità alle manifestazioni enogastronomiche, queste le persone che, per ora, fanno parte del direttivo Slow di Isola del Giglio, con l'augurio che riescano insieme a molte altre persone a creare occasioni per godere al meglio le nostre da tutti invidiate particolarità.

Claudio Bossini
Cuoco di Terra Madre