Il Corpus Domini ed un senso di vuoto
La tradizione vuole che ci siano delle processioni proprio in questo giorno di festa, dove è portato in processione un ostensorio con un’ostia consacrata ed esposta all’adorazione dei fedeli.
La festa fu istituita l’8 settembre 1264 da papa Urbano IV in seguito al miracolo di Bolsena. Nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena, infatti, nelle mani di un sacerdote boemo che celebrava la messa, l’ostia consacrata sanguinò.
Questo è il significato della processione che si tiene tutti gli anni nel nostro paese, il Castello e che oggi cade il 29 maggio 2016.
Una cerimonia suggestiva data dalla presenza, provvisoria, di un giovane sacerdote proveniente da un Paese diverso dal nostro, e chissà, forse dallo stesso in cui è partito per alcune settimane - in missione - don Lido.
Il giovane prete in una chiesa semi vuota ha parlato di amore. Amore familiare, fraterno e divino; brillavano gli occhi mentre le mani cercavano di accogliere e unire ciò che la sua certezza gli suggeriva.
C’era vento questa mattina, le decorazioni floreali sparse per terra con tanta volontà da alcune donne, non hanno retto; non c’erano candide coperte ricamate alle finestre, né centrini con i pizzi fatti a mano. La tradizione che portava sul monte della chiesa tante e tante persone vestite a festa, se l’è portata via … che cosa? Il vento, la stanchezza umana? I decessi? Ma la processione è uscita con le autorità; è andata sino alla Rocca accompagnata dalla Banda, riempiendo se non altro, quei vicoli tanto vuoti, di note e preghiere.
Palma Silvestri
CARA "SILVESTRA", SOLO TU, CON LA SENSIBILITA', INNATA, E LA DOLCEZZA, MATURATA NEI TUOI NON POCHI ANNI DI VITA E DI SCRITTURA, POTEVI AVER MESSO NERO SU BIANCO, IN POCHE RIGHE, COSE IN GRADO D'INTENERIRE UN SEMIATEO COME ME, CHE, PER GIUNTA, AVENDONE VISSUTE D'OGNI COLORE, TIENE, LA "SCORZA" DURA. EBBENE, QUANDO, ATTRATTO DA UN TITOLO ACCATTIVANTE, LEGGO QUALCOSA, SICCOME NON VOGLIO ESSERE CONDIZIONATO DALL'IDENTITA' DI CHI SCRIVE, PER ESPRIMERE UN GIUDIZIO, BUONO O CATTIVO CHE SIA, NON FA DIFFERENZA, VADO AVANTI, CON "LENTO PEDE" FINO ALLA FINE. E SOLO ALLA FINE, VADO A VEDERE CHI E' L'AUTORE DI QUEL CHE HO APPENA LETTO E, VIA VIA, MEDITATO. LEGGENDO. COSA MAI POSSO DIRTI, CARA AMICA DI PENNA (CHE FORSE SEI ANCHE AUTRICE DELLA FOTOGRAFIA ASSAI SIGNIFICATIVA CHE "ACCAMPA" SOPRA IL TITOLO E CHE, PRIVATA DI ALCUNI PETALI, DAL VENTO E DALLA SOLITUDINE CHE LA CIRCONDA SU QUELL'ANTICO LASTRICATO, ANTICIPA VISIVAMENTE LE TUE AMARE CONSIDERAZIONI? SOLO E SOLTANTO CHE SEI TANTO BRAVA D'AVERMI INTRODOTTO NELL'EVENTO FACENDOMI VIVERE, IN PRIMA PERSONA, COME FOSSI Lì TRA I POCHI PRESENTI, IL SENSO DI SQUALLORE E DI DISAMORE IN CUI SI E' SVOLTA, PER CHI CREDE E PER CHI NON CREDE, UNA CERIMONIA, COMUNQUE, EVOCATIVA D'UN MIRACOLO, IL CUI INCIPIT TRASCENDE LA FIGURA DI PAPA URBANO IV, FINO A RISALIRE ALLA COMUNIONE DEL PANE E DEL VINO, QUALI SANGUE E CORPO DI CRISTO, DEL'ULTIMA CENA. UN ABBRACCIO!!!