Mi chiamo Martini Lorenzo innamorato della vostra isola meta delle mie vacanze estive, vedendo, oggi attraverso la web cam la Concordia sola mi ha ispirata questa poesia. Ai gigliesi con affetto Lorenzo.

Oggi sei lì, sola, col crespo del mare che si infrange ne tuo relitto
nella tua collera stramazzata ad uno scoglio,
ti porti dentro ancora quel salmastro che non permette di chiudere le ferite, le nostre ferite...
le ferite di chi è dissolto nel tuo ventre,
le ferite di un'isola lacerata nel suo cuore,
dalla tua stazza pesante, schiacciante su di lei
quel sale duro da digerire che mai chiuderà,
una ferita nella perla del giglio, quel fiore bianco,
bianco come te, ormai privo di respiro.