Leggendo i due articoli su giglionews, uno di recente storia l'altro frutto di ricordi, si può certamente temere un simili epilogo per le isole minori nei prossimi decenni.
Purtroppo il problema non è solo l'istituzione di aree protette e con possibilità di numero chiuso, ma la stessa economia che rallenta ogni anno sempre di più senza nuovi incentivi e persone a sostenerla, che agevolerà questo traumatico passaggio, da isola una volta piena di vita a isola dimenticata.
Si continua a sostenere che non ci sono fondi per effettuare investimenti a favore di questo o di quello, su questo punto devo dargli ragione, sono stati sperperati milioni per progetti assurdi, mai più finanziati dallo stato o dalla comunità europea, ma chi ha fatto i progetti i soldi li ha intascati.
Basta andare a leggere i costi della ponte sullo stretto spa per rendersi conto di quanto a questo e ai passati governi, delle piccole isole come pianosa, giannutri, giglio e capraia non interessa assolutamente nulla.
Si continua a far nascere  nuovi uffici di controllo si pagano persone, si tengono in vita consorzi, che di pubblico non hanno niente, ma qualche privato intasca i nostri soldi con tanto di cartella esattoriale.
Comuni che invece d'affrontare problemi economici seri e di impoverimento, aiutano abbienti a rimpinguare ancora di più le loro tasche.
Caro Loris se fossi venuto qualche giorno di questo inverno anche qui il silenzio ti avrebbe avvolto assieme al nulla.
La luce che dovrebbe illuminare il porto, se non fosse per i fari del molo, sembrerebbe la strada che porta ad un cimitero.
Per aiutare un'economia bisogna fare dei sacrifici, abbassare i costi, rendere nuovamente dei servizi ormai da tempo in disuso, scegliere di guadagnare qualcosa meno per invitare il turista a preferirci ad altri posti concorrenzialmente meno costosi e più " divertenti ", parliamoci chiaro qui il 70% dell'operato turistico è reso dai commercianti, dagli operatori delle varie categorie, varranno questi numeri per creare una associazione commercianti vera e attiva.
Mi dispiace per ciò che potrà succedere a pianosa e a giannutri ma credo che sia più importante in questo momento essere egoisti e pensare al Giglio, ma non sarà certo l'amministrazione che dovrà tirare il carro ma bensì i commercianti dell'isola per cercare insieme, fuori dai soliti accoppiamenti politici e non, la strada per rilanciare l'isola.

franca melis