Il silenzio mortale

Non posso crederci, da anni una struttura che è stata spesso messa in discussione per varie destinazioni, che poi non si sono, PER FORTUNA, avverate di cui da un anno si conosce la pericolosità e non si è fatto niente?
E qualcuno, ancora qualche tempo fa, giudicava e giudica GiglioNews una fonte di pettegolezzi senza fondamento.
Qui non solo ci sono fondamenti e altro, ma ben più grave ciò che riporto.

"Alla mia segnalazione, a distanza di un anno, non è seguita NESSUNA RISPOSTA! Ho appreso ieri, dal Sindaco in persona, che le analisi fatte effettuare sul tetto dell’edificio hanno confermato la presenza di sostanze altamente cancerogene."

L'Amministrazione sapeva e non ha non solo fatto niente ma nemmeno detto niente. I precedenti amministratori, sia di Maggioranza che di Minoranza, sapevano anche loro?
Nelle vicinanze di quella che ormai è diventata una catapecchia, casa di topi e altro, vivono delle famiglie, e nessuno ha pensato di doverle informare?
Non solo, ma non sono stati nemmeno prospettati interventi al fine di bonificare quella zona!
Chi ha l'obbligo di comunicare la presenza dell'amianto?

"Ai sensi dell'articolo 12 comma 5 della Legge 257/92, presso le unita' sanitarie locali e' istituito un registro nel quale e' indicata la localizzazione dell'amianto floccato o in matrice friabile presente negli edifici. I proprietari degli immobili devono comunicare alle unita' sanitarie locali i dati relativi alla presenza di tali materiali. Anche l'Ente pubblico deve provvedere all'individuazione della presenza di amianto relativamente alle strutture di propria competenza e presentare l'autonotifica."

Il censimento degli edifici ha carattere obbligatorio?

"Ai sensi dell'art. 12. del D.P.R. 8/08/1994, il censimento degli edifici nei quali sono presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile ha carattere obbligatorio e vincolante per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico e di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti."

Leggete questa delibera:
Delibera Consiglio Regionale 8/04/1997, n. 102: Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. Art. 10 Legge 27 marzo 1992, n. 257 e D.P.R. 8 agosto 1994.

Invece di riunirvi tra di voi per approvare determinati atti forse era meglio pensare a questo, come potete parlare di una politica ambientalista quando in casa abbiamo una fonte all'aria aperta di possibili e forse già accadute morti per tumore ai polmoni?
Ora troviamo i colpevoli di questo silenzio.
Vergognoso e allucinante che la vita di un essere umano possa valere meno di una spesa per la bonifica di ambienti a rischio.

franca melis