“L'amianto rappresenta un pericolo per la salute a causa delle fibre di cui è costituito e che possono essere presenti in ambienti di lavoro e di vita e inalate. Il rilascio di fibre nell'ambiente può avvenire o in occasione di una loro manipolazione/lavorazione o spontaneamente,come nel caso di materiali friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti, ecc. L'esposizione a fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Esse insorgono dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad anche 20 - 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.

L'asbestosi è una patologia cronica, ed è quella che per prima è stata correlata all'inalazione di amianto.Essa consiste in una fibrosi con ispessimento ed indurimento del tessuto polmonare con conseguente difficile scambio di ossigeno tra aria inspirata e sangue. Si manifesta per esposizioni medio-alte ed è, quindi, tipicamente una malattia professionale che, attualmente,è sempre più rara.

Il carcinoma polmonare si verifica anche per esposizioni a basse dosi. Questa grave malattia è causata anche da: fumo di sigarette, cromo, nichel, materiali radioattivi, altri inquinanti ambientali (idrocarburi aromatici di provenienza industriale, derivati del catrame,asdi scarico dei motori). Il fumo di sigarette potenzia enormemente l'effetto cancerogeno dell'amianto e quindi aumenta fortemente la probabilità di contrarre tale malattia.

Il mesotelioma è un tumore raro, della membrana di rivestimento del polmone (pleura) o dell'intestino (peritoneo), che è fortemente associato alla esposizione a fibre di amianto anche per basse dosi.

Sono state descritte, inoltre, patologie al tratto gastrointestinale e alla laringe per le quali l'associazione con l'asbesto è più debole e resta da stabilire in via definitiva una sicura dipendenza.Le esposizioni negli ambienti di vita, in generale, sono di molto inferiori a quelle professionali, pur tuttavia non sono da sottovalutare perchè l'effetto neoplastico non ha teoricamente valori di soglia. L'esposizione all'amianto deriva dalla presenza di fibre nell'aria, quindi prevalentemente in caso di rottura o smantellamento non idoneo del tetto. Lo smantellamento va effettuato da aziende specializzate con metodiche appropriate (in genere l'eternit viene verniciato per impedire la dispersione delle fibre e viene raccolto in una copertura per lo stesso motivo).”

Cara Laura, ti ringrazio per le tue preziose informazioni che condivido a pieno e che mi preoccupano tantissimo (tu sai il motivo). Spero vivamente che la nostra amministrazione prenda in seria considerazione questo comunicato e smantelli al più presto lo stabile del “fracco”. Comunque da qui ad un mese al massimo, anche io farò i miei passi. Mario purtroppo ci ha già lasciato. Adesso basta. 

Agugliari Valentina