Seguo la vicenda AMP dalle pagine di Giglionews e, per la prima volta, vedo quali soluzioni concretamente si vogliono applicare.
Premetto che frequento annualmente l'Isola dal 1981 per praticare immersioni, insieme a mio figlio e a tanti altri amici subacquei. Condivido le numerose opinioni di chi ha già espresso, con grande sconforto, il dubbio che, pur nel tentativo di migliorare, si arrivino a penalizzare fortemente le attività nautiche e subacquee.
Sono molto affezionato all'Isola del Giglio e ai suoi abitanti è mi è dispiaciuto molto constatare l'acredine e la polemica che ha caratterizzato il dibattito sull'argomento. Temo anche che gl'intraprendimenti rispecchino aspetti di contrapposizione dovuti ad avvicendamento politico che nulla avrebbero a vedere con gli aspetti pratici della questione, ma spero non sia così. In tutti questi anni di immersioni ho potuto apprezzare un mare magnifico e dei fondali stupendi che competono in bellezza con posti famosi che ho potuto conoscere, sia nel nostro paese sia all'estero.
E' stato un piacere leggere dei recenti apprezzamenti riconosciuti ufficialmente alla qualità delle acque ed io, personalmente, ho notato diversi miglioramenti di flora e fauna marine, ad esempio riguardo alla presenza di piccole cerniotte maggiore rispetto al passato. Sapendo che, comunque, il Giglio aveva già abbondantemente contribuito all'esperienza delle riserve marine con i fondali di Giannutri mi rende curioso, ora, sapere quali criteri sono stati applicati per proseguire nel percorso di tutela. Aver avuto la possibilità di sperimentare certi vincoli anche nel resto dell'Arcipelago Toscano, ormai da diversi anni, immagino che abbia potuto fornire interessanti dati comparabili che saranno stati preziosi per proseguire questo percorso scientifico.
Sarebbe molto interessante se, attraverso Giglionews, si potessero conoscere le specifiche motivazioni nell'ambito di quelle generali e generiche che già si sanno sul tema dei parchi marini. Mi stupirebbe molto se l'Ente Parco si fosse fatto sfuggire l'interessante esperimento di monitorare e confrontare dati riguardanti aree protette rispetto alle altre, al fine di proseguire o perfezionare l'eventuale correzione e miglioramento applicabili. 
Dico questo perchè la documentazione sulla mappa e regole mi ha lasciato un pò perplesso. Conoscendo abbastanza i siti interessati mi piacerebbe sapere di più sulla logica delle scelte di vincolo ed anche di non vincolo. Di sicuro non ci si può che preoccupare della futura subacquea all'Isola del Giglio vedendo la cartina, allegata all'atto deliberativo, dove la zona di tutela B (quasi tutti i migliori punti d'immersione) prevede autorizzazioni per le immersioni individuali con autorespiratori. L'Amministrazione è già in grado di fornire qualche esempio di come potrebbe funzionare questa procedura burocratica? E' un modo come un'altro per vietare senza dirlo esplicitamente? Dobbiamo prepararci, come diversi sostengono, a dire addio a questo bellissimo posto dato per certo che chi ama l'esplorazione marina sicuramente, senza poterla effettuare, rinuncerebbe al soggiorno?

Grazie per l'ospitabilità
Giacomo Vitone