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Il giorno più lungo
Il sole s’alza presto la mattina, uscendo da Giannutri va pel Giglio e inonda con la luce la marina. Arriva al Porto e sulle cime tese delle barche le ondine si frangono in cascatelle d’argento. Poi piano piano tutto si rischiara. C’è ancora ombra, ma tra un po’ la vita riprenderà il suo andare.
Il contadino sarchia le sue porghe prima che il sole le possa bruciare. Il pescatore va con le sue lenze, pensando di tornare col pescato così bello che sembrerà argentato.
Si rompe il silenzio della spiaggia, per ora ritmato dallo sciabordio delle onde sulla riva. L’odore del salmastro si dissolve, sopraffatto dagli abbronzanti. Arrivano i bagnanti, col solo desiderio di tuffarsi e di tenere a freno i piccolini che ignorano il pericolo e si esaltano per la bellezza di un mare tanto azzurro. Vengono con secchiello e elefanti, coccodrilli, palette, giocano un poco nelle vaschette colorate, ma è il mare che li invita. E provano a entrare e imparano a loro spese che l’acqua azzurra sa solo di sale.
Poi tacciono un po’ tutti e fanno un sonnellino. Intanto il sole corre rovente e divertito nel suo cammino. Ora la calura si smorza un poco. E in mare riprende il gioco. Qualcuno spera: “verrà la sera? Se questo non va giù io non resisto più…”Il sole ride, ma la natura ha le sue leggi. Alle ore 8,30 lui scende in mare, donandoci spettacolo e colori. Visto il tramonto rientriamo nelle case. Ma sopra l’Elba appare un arcobaleno. Non è possibile, è il crepuscolo e sono le 9,30. Arrivano già le stelle, tante stelle e ce ne è una che occhieggia con la lucerna del panfilo in rada.
La luna impicciona si intromette e non rispetta le regole del creato. Ma siamo al Giglio o siamo in Paradiso?
Caterina Baffigi Ulivi
Cara Caterina, copio e incollo (come oggi si usa dire) come sempre il Tuo scritto che, forse inconsapevole, hai dedicato al giorno di giugno nel quale sono nato ...... alcune decadi orsono. E' una successione fotografica della giornata che osservi dalla Tua postazione estiva privilegiata (il padio al bordo della spiaggia più grande dell'amata Isola)._ Il modo di descrivere i particolari che ti colpiscono è semplice e preciso, direi pulito e senza fronzoli, come a me piace. Questo, legato all'affetto spassionato per la Tua Isola (che per almeno il 50 % posso chiamare Nostra) ha animato la ricerca della Tua amicizia che, avendola conquiscata, rimarrà tale fino in fondo.
TENERA, BELLA E MOLTO DELICATA LA FINE, DETTAGLIATA DESCRIZIONE, ALL'ISOLA DEL GIGLIO DEDICATA, CHE SA TANTO D'AMORE E DEDIZIONE, SICCOME, PUR SE UN PO' AZZARDATO, SIA STATO, ALLA FINE, DOMANDATO, LO SPONTANEO E ACCORATO PARAGONE, TRA L'ETERNO E SUPERNO PARADISO A PETTO DI QUELLO AVANTI AL VISO.