Nella giornata di ieri abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni, da parte di gigliesi e non, per l'articolo pubblicato su "Il Tirreno" in cui, ricostruendo la cronaca della traversata natatoria di Alessandro Bossini con le relative difficoltà burocratiche incontrate a Montecristo, la redazione riporta le parole del Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano Mario Tozzi proprio in merito al nostro ironman.
Riportiamo di seguito il testo così come apparso sul giornale, lasciando ai lettori ogni commento:
"La polemica. Il presidente del parco dell'Arcipelago, Mario Tozzi, spiega così la posizione dell'ente: «Bossini aveva presentato la richiesta di poter raggiungere Montecristo, ma non era stato autorizzato. Lo sapeva fin dall'inizio. Non è possibile derogare a disposizioni che valgono per tutti; infatti abbiamo detto no ad altre imprese di questo tipo. Credo poi che cose del genere portino vantaggio solo a chi le fa e non al Parco. E francamente certi personalismi mi hanno sempre lasciato interdetto». Diversa la posizione del comando del Corpo Forestale dello Stato di Follonica, che è competente anche per l'isola di Montecristo e secondo il quale sarebbe stato possibile «cogliere le istanze di Bossini, indipendentemente dalle decisioni dell'Ente Parco»."
IL PENSIERO DI TOZZI SULL'IMPRESA DI BOSSINI
Autore: Redazione GiglioNews
11 Commenti
Dovrei riportare pari pari tutto quello che ha scritto la signora Annamaria, Giacomo e tutti gli altri. Non lo faccio solo per motivi di spazio. E' assurdo che si frappongano ostacoli ad iniziative come questa. Come già scritto in un precedente intervento, purtroppo in Italia queste sono storture abbastanza frequenti. Ma Alessandro ha superato anche questo. Mi auguro solo che nessuno si "faccia bello" con questa impresa a cui ha solamente posto problemi. Dimenticavo una cosa per il sig. Tozzi. Ha acquistato una maglietta o un braccialetto per dare un contributo? Ho i miei dubbi......
Quale rappresentante di RUN X YOU il cui progetto sportivo-sociale ha visto la piena adesione di Alessandro Bossini nella sua impresa (e di questo lo ringraziamo infinitamente) vorrei solo aggiungere - e lo farò con dichiarazioni ufficiali - che lascia l'amaro in bocca il solo mettere in dubbio il risvolto sociale dell'impresa.
Il gruppo RUN X YOU non è altro che un gruppo di sportivi che, già ad inizio estate si era reso protagonista di una maratona "terrestre" di oltre 200 chilometri per la stessa causa per cui nuota adesso Alessandro.
Il nostro obiettivo è portare il sorriso e un po' di gioia ai ragazzi meno fortunati di noi, nella specie i ragazzi del Gruppo Elba che a PortoAzzurro stanno costruendo un'innovativa struttura ricettiva per persone con disabilità.
Lo facciamo come sappiamo fare meglio, ovvero attraverso i valori più sani dello sport che è fatica, sudore, gioia, condivisione...
Continueremo a farlo sempre con sudore e gioia ed invitiamo il presidente Tozzi a visitare il cantiere della nostra residenza e magari a passare alcune ore con gli splendidi ragazzi del Gruppo Elba affinchè anche lui possa riempirsi il cuore di emozioni vere e pure...
Sig.ra Balini, qualcuno dice che niente è politica, altri sostengono che tutto è politica. Pur non condividendo il suo nuovo intervento in diverse sue parti, adesso è chiaro e accettabile come punto di vista. Con il mio precedente scritto provavo a rispondere alla sua chiamata in causa in seguito all' articolo apparso su "il Tirreno"; a differenza sua non ho documenti in mano. Cercavo solo di spiegare il mio punto di vista in base a ciò che mi ricordavo e in base alle mie pur limitate conoscenze, senza per altro mettere in minima discussione il mio rispetto per Alessandro e per la sua impresa. Avendolo sostenuto, come gigliese e come ex amministratore, in alcune delle sue precedenti iniziative, non metto nemmeno in dubbio lo spirito che lo muove, mi è solo dispiaciuto che qualcuno abbia approfittato dell' occasione per sollevare la polemica attuale, dalla quale usciamo un po' tutti peggio; proprio per questo sono felicissimo che Alessandro abbia rispettato tutte le regole in essere, come un vero atleta sa fare e nessuna di queste cose deve togliere l' attenzione dall' evento sportivo in se. Non entro nel merito di considerazioni di carattere personale che, evidentemente, ognuno è libero di fare, con i pro ed i contro che ne conseguono. Concordo infine sulla guerra ai furbetti, che vanno sempre più contrastati nel rispetto delle regole che tutti gli altri devono seguire.
Perchè, signor Feri, buttarla sempre in politica? A me la politica fa schifo e sto semplicemente contestando un burocrate come Tozzi che non riesce a vedere nella sfida di Alessandro una grande impresa sportiva per il Giglio e tutto l'Arcipelago. Anzi, si permette di offenderlo con gravi parole, di cui spero si scuserà, dimenticando le finalità sociali immense dell'iniziativa.
Lo stesso Tozzi che invece fa finta di non vedere o, peggio, consente che l'accesso a Montecristo venga tranquillamente concesso al personaggio famoso di turno!
E' questo modo tutto italiano di favorire i più furbi e ostacolare gli onesti che mi infastidisce insieme a gente come lei che si allinea ai burocrati solo per partito preso senza ammettere, qualche volta, di aver tremendamente sbagliato!!!
P.S.: si è provato in tutti i modi, insieme al mio staff, ad ottenere l'autorizzazione ma il documento che di fatto ce lo ha espressamente vietato è a firma Parco Arcipelago!!!
Io direi che il Sig. Tozzi dovrebbe, invece di enunciare le leggi di cui si riempie tanto la bocca, stare più attento a ciò che succede nel parco!! O sbaglio? Un nuotatore non può con qualche bracciata distruggere qualcosa, anzi!! E questo vale per Alessandro e per chiunque altro voglia accingersi a fare tali imprese.
Brava Annamaria,condivido tutto quello che dici soprattutto l'ultima frase: dove il Sig. Tozzi ha diviso Alessandro ha unito. D'altrode i parchi servono a questo, a non permettere ad un semplice nuotatore ad atraversarne i confini e permettere a tante persone in altolocate a passarvi con le loro mega barche.... e magari scendere a terra e fare qualche pranzetto a base di aragoste.. saluti e FORZA ALESSANDRO..
stia tranquilla signora Laura, ci vorrebbe un robusto carpentiere per schiodarlo dalla sedia.....
Non comprendo il commento della Sig.ra Belini: dovendole rispondere dico che non ho motivo di contraddire la mia idea, nel senso che i miei vaghi ricordi della legge mi fanno propendere per ciò che ho precedentemente affermato, ma se la forestale di Follonica dice di poter autorizzare "indipendentemente" dal parco, bene, allora il problema non sussisterà più, anzi non è mai esistito e forse non c'era bisogno di fare tanti discorsi roboanti, ma solo chiedere le autorizzazioni a chi di dovere (peccato che non si sia fatto, o saputo, prima). Forse c'è anche molta confusione normativa, che tira in ballo competenze diverse e meccanismi istitutivi che in oltre 30 anni si sono susseguiti, ma evidentemente male integrati. Montecristo, riserva dagli anni '70, su volere dell' Europa è stata inglobata nel Parco, istituito nel 1996, quasi 30 anni dopo. Penso anche che le istanze e le possibilità siano state tutte attenatamente vagliate da chi ci rappresenta al parco (il Giglio ha un suo consigliere) che avrà sicuramente valutato anche l' ipotesi di chiedere alla forestale di Follonica. A mio avviso solo un ridisegno dell' intero arcipelago, come AMP, con norme e competenze per precise e ri-delineate può eliminare anche queste incongruenze; ma devo anche dire che l' argomento, da sportivo che era ha preso una brutta piega, come si era già capito fin dall' inizio, e anzi, lo si utilizza sempre più per strumentalizzare ogni riga e parola per i soliti discorsi ormai in parte nausenanti. Nel mentre, faccio notare, la scuola del Giglio va a pezzi e forse varrebbe la pena fare un bel polverone su quello.
Fermo il resto e la stima che ho per Alessandro e le sue imprese.
Di tutto questo sarebbe interessante poterne discutere, con i protagonisti e le competenze in campo, magari proprio nel prossimo autunno, per passare dal becero discorso qualunquista, a sviscerare il problema vero.
A questo punto è chiaro, a differenza di quanto sosteneva il sig. Feri nel commento alla cronaca di Montecristo, che il Parco NON HA VOLUTO concedere l'autorizzazione disprezzando addirittura con gravissime parole del suo presidente l'impresa sportiva, SENZA FINALITA' DI LUCRO ma con un pregevole scopo sociale, di un giovane isolano.
Chiediamo in massa le dimissioni di questo personaggio estraneo alla vita delle nostre isole e del nostro arcipelago!
Sarebbe utile saper dove si possono trovare notizie utili e quali risultati scientifici si sono ottenuti dopo l'ingessatura dell'Isola di Montecristo; io personalmente sono stato a Montecristo due anni fa ma ho solo visto scogli, arbusti, qualche fantasma di vipera, la grotta ed il monastero del Santo e due forestali, altro
MI FA CASO che proprio il sig. Tozzi parli di “personalismi”.
Forse conosce meglio di me il Bossini ... non si sa mai!
Forse conosce meglio di me le regole del Parco, che lui forse ha dettato, ma noi è certo che le abbiamo SUBITE, chissà!
Sicuramente ha detto NO ... ma riguardo alle deroghe si potrebbe discutere!
Nella "Carta per Montecristo" si prevedono alcuni criteri per l’accesso alla Riserva Naturale, uno è per l’attività divulgativa e promozionale, che cita: “Al fine di garantire al Parco, al Corpo Forestale, un concreto ritorno in termini di promozione del territorio e di divulgazione dell’attività di protezione e conservazione della natura" ...
Il progetto di Alessandro cita: “promuovere la tutela delle acque costiere … nuotare senza l’ausilio di mezzi meccanici, significa rivalutare la dimensione umana e porsi di fronte alla natura non come tiranno, ma come fruitore rispettoso del suo equilibrio. Promuovere il nuoto nelle acque di fondo … un invito a non temere l’azzurro perché, se rispettato, offre molto più che un rinfrescante momento ... Avvicinare i giovani delle isole al nuoto, sport strettamente legato alla cultura del luogo, porre una testimonianza di volontà, per affrontare ostacoli e dare uno stimolo a non demordere di fronte alle difficoltà quotidiane. Inoltre questo evento simboleggia “il filo che unisce le isole, l’appartenenza ad una realtà forte e compatta che fa del mare il proprio elemento di coesione”
Ho avuto modo di costatare come tale iniziativa abbia coinvolto tutte le Amministrazioni creando prima di tutto la conoscenza tra le varie Autorità, che ha permesso un RI-CONOSCERSI negli stessi problemi, nelle stesse peculiarità isolane.
Alessandro finora non ha IMPOSTO niente, ha rispettato le regole, arrivando soltanto fin dove gli era permesso, di questo sono fiera come madre e come isolana, certo è stato per me “sostenitrice del Parco” un brutto risveglio, ma non è mai tardi per imparare.
SE MI è PERMESSA UNA CONSIDERAZIONE A CALDO MI VIENE DA DIRE “DOVE TOZZI HA DIVISO, ALESSANDRO, HA UNITO!