La sconsiderata ipotesi di vendita delle spiagge italiane allarma in ogni caso: e perché denota immaturità della classe politica che naviga a vista (corta; anzi cortissima), e perché non considera lo status del bene che porrebbe in vendita.

Il demanio, soprattutto quello marittimo, a mio sommesso avviso, è un bene che appartiene sì alla Stato ma per la sua natura intrinseca di res communes omnium. In quanto tale è disponibile per i privati?

E per le isole in particolare?

Sarebbe opportuno forse (io però non ne dubito) che ANCIM battesse un colpo, riunisse i Sindaci delle Isole Minori e assumesse conseguente posizione.