La sconsiderata ipotesi di vendita delle spiagge italiane allarma in ogni caso: e perché denota immaturità della classe politica che naviga a vista (corta; anzi cortissima), e perché non considera lo status del bene che porrebbe in vendita.
Il demanio, soprattutto quello marittimo, a mio sommesso avviso, è un bene che appartiene sì alla Stato ma per la sua natura intrinseca di res communes omnium. In quanto tale è disponibile per i privati?
E per le isole in particolare?
Sarebbe opportuno forse (io però non ne dubito) che ANCIM battesse un colpo, riunisse i Sindaci delle Isole Minori e assumesse conseguente posizione.
L'Ancim si schieri contro la vendita delle spiagge
Autore: Giuseppe Ulivi, ex Segretario ANCIM
1 Commenti
Condivido in pieno l'iniziativa dell'amico Ulivi. I sindaci delle isole minori devono far sentire forte la loro contrarietà. Spero che il sindaco Ortelli non condivida la proposta del Pdl di vendere le spiagge ed assuma iniziativa per chiedere subito la convocazione del Direttivo dell'ANCIM . Siamo decisamente contrari ad una misura che, se avesse corso, indebolirebbe non solo le isole minori, ma l'Italia tutta, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico.