COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA
Contro la crisi il Comune non applichi la Tares e mantenga la Tarsu per il 2013.
Recentemente è stato convertito in legge (124 del 28 ottobre 2013), il decreto legge 102/2013, con il quale viene stabilito che ciascun Comune, “per l’anno 2013, con provvedimento da adottarsi entro il termine (31.11.2013) fissato per l’approvazione del bilancio di previsione, può stabilire di continuare ad applicare il medesimo tributo o la medesima tariffa relativi alla gestione dei rifiuti urbani utilizzati nel 2012.
Nel provvedimento viene precisato che la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso (ad esempio, la Giunta potrebbe lavorare sull'IMU per la 2° casa maggiorandola rispetto a quella dello scorso anno ma anche una riduzione consistente del costo annuale dello spazzamento delle aree pubbliche che, allo stato, incide notevolmente sul costo della gestione della nettezza urbana).
Sono molti i comuni che hanno già deciso di approfittare di questa opportunità, evitando complesse architetture regolamentari per un’imposta, la Tares, che potrebbe portare, in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria, ad un inasprimento del carico fiscale sulle famiglie e soprattutto sulle attività produttive.
Come Gruppo consiliare di minoranza, proponiamo – fin da ora - a Sindaco e Giunta che la questione dell’aumento del tributo sui rifiuti urbani a carico della cittadinanza, conseguente al passaggio da Tarsu a Tares, sarebbe opportuno risolverla in questo modo: la Giunta Comunale presenti una proposta da sottoporre all’approvazione del Consiglio entro la fine del corrente mese per mantenere la Tarsu per il 2013 (tariffa ormai consolidata), come stabilito dalla legge 124/2013, con una “manovrina” come sopra precisata, evitando il passaggio alla Tares che avrebbe conseguenti ingenti aumenti delle tariffe a carico di famiglie, singoli, attività ricettive e commerciali, come risulta nel prospetto in basso.
Se la Giunta riterrà meritevole di accoglimento il mantenimento della Tarsu per il 2013, come Gruppo di Minoranza, fin d'ora, preannunciamo il voto favorevole in Consiglio, a conferma dello spirito di collaborazione e nell'interesse generale dei contribuenti.
Sarebbe auspicabile che il Comune si aprisse al dialogo con la Minoranza consiliare, oltre alla concertazione con le categorie economiche e sociali interessate, considerato che il tema, in questo caso, deve essere unicamente quello di una raccolta rifiuti progressivamente meno costosa e più efficiente.
Dunque, aspettiamo fiduciosi, un segnale dal Sindaco e dalla Giunta.
Per comprendere meglio l’impatto che la Tares avrebbe, ecco alcuni esempi tratti dalla stampa on line: “una famiglia di 3 persone che vive in una casa di 50 metri quadrati subirebbe un aumento della tassa pari al 104% rispetto alla Tarsu, un nucleo di una e di due persone nello stesso tipo di appartamento dovrebbe pagare rispettivamente il 52% ed il 70% in più ed una famiglia di 4 membri in una avrebbe pagato il 140% in più in una casa di 50 metri quadrati ed il 50% in più in una di 100 a fronte di un nucleo di due persone che vivono in una casa di 200 metri quadrati che avrebbero invece pagato l’8% in meno e in una casa di 300 mq il 17% in meno. Per i ristoranti l’incremento sarebbe stato del 75%, per gli agriturismi del 94%, per gli alberghi il 25%, per gli ipermercati il 163%, per le aziende agricole del 40% e per i negozi di frutta, verdura, pizza al taglio, pesce e fiori, del 135%.“
"Contro la crisi il Comune non applichi la Tares"
Autore: Gruppo di Minoranza consiliare
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