Caro Bruno,
avrei voluto farti le congratulazioni di persona domenica 26 settembre, ma purtroppo impegni inderogabili mi hanno costretto qui a Firenze.
Ho letto su GiglioNews – che ringrazio per l’ospitalità concessa nella diffusione di questa lettera aperta – il discorso che hai pronunciato: mi ha commosso, in particolare quando hai detto i concittadini. Sono felice ed orgoglioso di essere gigliese e da domenica scorsa ancora di più, in quanto sono tuo concittadino.
Anch’io, come te, ho assaporato l’incanto dell’Isola, anche a me si è presentata come una Sirena stesa sulle onde del mare, un’amica intima pronta ad affidarmi i suoi segreti più reconditi affinché li possa presentare a tutti.
Anch’io, come te, ho passato anni e anni a scrutare i mille segreti conservati nelle sabbie del tempo, a riordinare le migliaia di frammenti dell’immenso mosaico che mi si presentava davanti, e ogni volta il Giglio mi appariva sempre di più come una splendida fanciulla in fiore che leggera muove i suoi passi danzando in un giardino incantato.
Passo dopo passo, anch’io come te, ho assaporato l’affetto e la solidarietà dei nostri amici e concittadini gigliesi, che ci hanno accompagnato nelle nostre peregrinazioni sia fisiche che mentali, che hanno avuto fiducia nei nostri progetti e che hanno dato corpo ai nostri sogni.
Ora che sono gigliese - seppure adottivo - come te, ogni volta che salgo sul traghetto a Porto Santo Stefano mi sento come di tornare a casa. Ed ogni volta che il “lavoro usato” mi chiama a Firenze nella mente ho sempre la nostra Isola, i suoi colori, i suoi profumi, la sua luce… e quando metto gli occhi nel microscopio per studiare i campioni che ho con me, torno con la mente dentro gli scogli… e mi sento bene.
Così la Cenerentola che tanti e tanti anni fa abbiamo incontrato, quella ragazzina dal vestito umile e dal volto innocente si è tramutata, anche attraverso il nostro lavoro, in una splendida principessa dal volto sorridente e scintillante, pronta ad incantare chiunque la guardi.
E allora non mi rimane che offrirti la mia totale collaborazione per qualsiasi progetto futuro tu abbia in mente, per migliorare ancora di più il volto radioso della nostra Isola.
Ad maiora! dunque, e ancora congratulazioni.
Alessandro Fei
LETTERA APERTA A BRUNO BEGNOTTI
Autore: Alessandro Fei, già Cittadino onorario gigliese
2 Commenti
Caro Alessandro, hai descritto, con esattezza, il cammino (comune) da noi percorso fra mare e poggi, fra passato e presente, fra minerali, cronache e storia di questa ora anche nostra Isola.
Ti ringrazio di cuore,
Bruno Begnotti
Caro Alessandro, le tue parole di apprezzamento della nostra isola sono molto belle e mi lusingano anzi ci lusingano. Sono convinto che il tuo impegno disinteressato possa arricchire noi ed il nostro territorio, come non mai.
Andremo avanti con i nostri progetti (musei alla Rocca) perchè i gigliesi possano apprezzare anche la realtà del borgo medioevale, spesso non valorizzato come merita.
Un abbraccio.
Sergio