"L'idrogeno: una nuova fonte alternativa per le isole minori", è stato il tema di un convegno organizzato da ANCIM a Ventotene, cui hanno partecipato importanti ricercatori e durante il quale è stato letto un saluto del Ministro Pichetto Fratin e proiettato un videomessaggio del ministro Musumeci.
L'iniziativa nasce dall'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, in collaborazione con Nesoi e con il Comune di Ventotene, che prende spunto da un bando dell'Associazione, finanziato dall'Unione Europea e assegnato all'Università La Sapienza di Roma, per realizzare uno studio di sviluppo dell'utilizzo dell'idrogeno come fonte energetica 'green' per le piccole isole.
Ad aprire i lavori è stato il presidente di ANCIM Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio, il quale si è soffermato sulle principali problematiche dei territori insulari ma soprattutto ha guardato al futuro energetico delle piccole isole.
"L’idrogeno - ha spiegato ai presenti - interessa le isole perché nella produzione di energia non ci sono emissioni nocive ed è un carburante ad impatto zero. In Italia ci sono molte sperimentazioni come i treni a idrogeno, che andranno in funzione nel 2024, e alcune esperienze in corso di studio per i pescherecci. Adesso si tratta di capire come le isole possono essere coinvolte rispetto a questa nuova frontiera."
Nel Disegno di Legge per le Isole Minori, che è stato presentato al Parlamento nel marzo 2023, ANCIM auspica un confronto puntuale dove verrà chiesto al legislatore un sostegno importante, perché le isole, da territorio di studio, diventino dei concreti luoghi in cui sperimentare progetti innovativi e soprattutto risolvere le storiche situazioni di forte disagio.
"Le isole - continua Ortelli - sono entrate a far parte delle Aree Interne come zone Ultraperiferiche, ma sono state anche riconosciute dall'art. 119 della Costituzione come territori peculiari in cui è necessario adottare misure per rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità. Chiediamo soluzioni ai problemi storici delle isole e tra quelle soluzioni che potrebbero essere adottate da subito vi è anche la defiscalizzazione di alcune attività quale misura per diminuire i costi sopportati dai cittadini residenti. Insomma una diversa politica fiscale per le popolazioni delle isole per compensare i maggiori costi sostenuti."
A fare da eco a Ortelli è stato il sindaco di Ventotene Carmine Caputo che si è dichiarato lieto di aver ospitato la conferenza sull'idrogeno. "Sul tavolo c'è anche il Programma Isole Verdi - ha affermato - che rappresenta una grande opportunità per le nostre realtà e Ventotene cerca di coglierle, anche in termini di rinnovabili. Come Sindaco auspico una grande coesione tra i colleghi ANCIM e su questo mi metto a disposizione per creare un incontro annuale che rappresenti un osservatorio su quello che sarà, periodicamente, lo stato dell'arte dell'idrogeno e contestualmente rappresentare gli aggiornamenti sui nostri maggiori problemi".
Il segretario generale dell'Ancim Gian Piera Usai ha introdotto la tematica della conferenza. "Il bando ha rappresentato la base importante per dare il via allo studio - ha spiegato - che potrebbe poi, in una fase successiva, diventare concreto e con le Isole Minori che si candidano a diventare soggetti pilota di una nuova fonte verde, abbattendo le emissioni e puntando su una sostenibilità energetica e ambientale, affrancandosi così dalle fonti tradizionali. Peraltro emerge come l'idrogeno si possa estrarre anche dai rifiuti e questo aiuterebbe ulteriormente raggiungendo due obiettivi: ottenere un carburante pulito e ridurre lo smaltimento dei rifiuti stessi, che rappresentano un problema per le isole minori".
Importanti anche i contributi dei Ministri Musumeci e Pichetto Fratin sul tema del vivere sulle piccole isole e sulla possibilità di produrre energia ad emissioni zero. Il Ministro Musumeci, che si è dichiarato dispiaciuto per non esser presente a causa di impegni con il Parlamento, ha espresso vicinanza a queste comunità richiamandone i diritti, a partire dalla scuola, dalla sanità e dai trasporti, ma anche dell'indipendenza energetica.
Il professor Cesare Cametti, della Sapienza, ha fornito alcuni dati storici sull'evoluzione del costo dell'idrogeno, alto fino a qualche decennio fa, che si attesterà nei prossimi anni su 5 euro al chilogrammo per poi diminuire ulteriormente. Un prezzo che, però, fa pari con l'elevata quantità di energia che si produrrebbe attraverso una minima quantità di carburante. Ha inoltre elencato i vantaggi dovuti all'energia pulita prodotta dall'idrogeno che è in linea con la peculiarità delle isole.
Il professor Davide Astiaso Garcia ha ricostruito la storia dell'idrogeno che va indietro nel tempo e che potrebbe permettere di rendere autonome e pulite le isole, ma ha anche sottolineato l'importanza del coinvolgimento e della sensibilizzazione sul tema dei giovani e quindi ha proposto un focus sulla formazione.
Interessante anche il contributo del LIFE con la dottoressa Roberta Caponi e del progetto Nesoi, offerto dalla dottoressa Alessandra Montanelli. NESOI lavora a stretto contatto con l'Unione Europea e che favorisce la transizione energetica delle isole minori e delle loro comunità, proponendo uno sportello unico per le isole dove si cercano strumenti ed idee per centrare dei target importanti.
Infine, il dottor Eros Manzo, del CNR, ha parlato infine dei risultati dell'Osservatorio che ogni anno fa il punto sullo stato dell'arte delle Isole in termini di transizione ecologica ed energia green, che porta avanti con Legambiente e da cui scaturisce una relazione specifica.
La giornata vedrà la realizzazione di una pubblicazione con gli atti della conferenza che potrà diventare un momento di arricchimento, sia per chi era presente, che per chi non ha potuto partecipare all'evento.
Ma, che dire. Qui si va avanti a convegni e incontri che, per carità, serviranno pure in una prospettiva futura, anche se hanno essi stessi un costo che, con le tecnologie di comunicazione odierne, si potrebbe risparmiare. Poi, se fai una domanda per mettere un pannello solare sul tetto, parlo per Giglio Castello, la risposta è sempre negativa e se provi a metterli senza la relativa autorizzazione ci manca poco che t'arrestano. Parlo per esperienza personale. Un po' di anni fa, di fronte al diniego da parte della Sovrintendenza, in un successivo incontro presso la sede della stessa a Siena, mi fu risposto anche " ... e poi dobbiamo tener conto anche della veduta aerea."
Buonasera, fuori da ogni polemica ci sono un paio di passaggi che non mi tornano. Premesso che ritengo l'idrogeno il carburante del futuro vista la facile trasportabilità tramite le infrastrutture attualmente dedicate al metano, trovo l'utilizzo per le isole minori fattibile soltanto in due casi: 1) estendo la rete alle isole; 2) produco idrogeno in loco. La seconda ipotesi pare la migliore in termini "green", ma per essere tale devo usare energia altrettanto "green" prodotta da impianti eolici o fotovoltaici. L'alternativa è utilizzare energia prodotta con combustibili fossili, che - a mio avviso - non risolve il problema. Magari mi sono perso qualcosa per strada