Foto Giuseppe Modesti
Giovedì 8 Dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, nella chiesa di Giglio Castello, dopo la celebrazione della Santa Messa delle ore 11:00, verrà presentato un pianoforte ottocentesco “Brizzi & Niccolai” donato alla Banda Musicale “Enea Brizzi” di Isola del Giglio dalla professoressa Susanna Cantore di Orbetello e restaurato a cura del Circolo Culturale Gigliese.
Tutti i Gigliesi conoscono il loro illustre concittadino Enea Brizzi, musicista e celebre suonatore di tromba, che era nato al Giglio nel 1821 e la cui memoria è affidata ad una lapide marmorea fuori il Municipio dell'isola. Ma pochi Gigliesi (o forse nessuno) ricordava che Enea Brizzi, insieme ad un altro insigne musicista, Giovanni Niccolai, nel 1842, a Firenze, avevano fondato una casa musicale per la produzione di pianoforti, ditta che dovette godere di un certo prestigio, anche internazionale, testimoniato da numerosi riconoscimenti (medaglia di bronzo all'Esposizione Universale di Parigi nel 1878 con la motivazione “Pianoforti dal suono gradevole, con tastiere resistenti”; Primo Premio a Melbourne nel 1882, con la motivazione: “Brizzi e Niccolai, che mostrano un bell'esemplare della loro bottega, hanno adottato il sistema obliquo, ma dall'altra parte mantengono i principi della lavorazione europea. Il piano è ben costruito, la meccanica è buona, il tono e il tocco è della stessa specie che fin qui ha caratterizzato l'azienda”; Diploma d'Onore all'Esposizione Generale Italiana di Torino nel 1884).
Un esemplare discretamente conservato di tali pianoforti era sopravvissuto ai tempi e si trovava in una casa di Orbetello. Lo strumento, appartenente alla professoressa Susanna Cantore, era stato ereditato da sua zia Jolanda. Consapevole dell'alto valore artistico e storico dello strumento, con un atto espressione non solo di grande generosità ma anche di enorme sensibilità culturale, la professoressa Cantore ha voluto farne dono al Corpo Musicale Bandistico “Enea Brizzi” di Isola del Giglio (e quindi all'intera collettività gigliese).
La banda “Enea Brizzi”, premiata nel 1973 con medaglia d'oro per aver superato i cento anni di attività, rappresenta ancora oggi all'isola del Giglio una vivace realtà che perpetua e testimonia l'atavica passione della popolazione isolana per la musica.
Il pianoforte, al Giglio dalla scorsa estate, è stato ottimamente restaurato, a cura del Circolo Culturale Gigliese, dalla competente e abile opera dell'accordatore Maurizio Rossi, gigliese (figlio di Carlotta e Nanni “Doro”). Alla fine del restauro, è stato chiesto ad Aurelio Scotto, giovane ma già affermato pianista e compositore gigliese, di provare lo strumento per averne un parere competente, dato da persona con profonda cognizione di causa sull'argomento.
Provato lo strumento il maestro Aurelio Scotto si è così espresso: “Nonostante abbia provato uno strumento vecchio di almeno 150 anni, seppure in discrete condizioni, ne sono rimasto colpito dalle caratteristiche timbriche e artigianali e capisco come, all'epoca, tali pianoforti fossero considerati “unici” ed abbiano conseguito prestigiosi traguardi e riconoscimenti. La tastiera è comoda, non ostacola l'articolazione delle dita, pur offrendo una gamma di sfumature molto ristretta e pur essendo costruita con sistemi ai quali un pianista moderno non è abituato. Il suono brillante manifesta tutte le sue peculiarità con musiche di autori dell'epoca, che hanno lavorato su strumenti con caratteristiche simili. Simili perché se da una parte la fabbricazione di uno strumento è “standard”, dall'altra l'Arte e L'Artigianato propri di questa o quella ditta rendono gli strumenti, anche se uguali nella costruzione, diversi fra loro nel valore artistico e storico. L'importanza raggiunta dalla ditta “Brizzi & Niccolai” nel ventennio 1870/1890 è testimoniata anche da un libro di Cesare Ponsicchi edito nel 1876, in cui si dice che, in occasione di una cerimonia in memoria di Bartolomeo Cristofori, padovano morto a Firenze nel 1732 e inventore del pianoforte, l'esposizione storica sull'origine del pianoforte fu fatta proprio nello stabilimento musicale Brizzi & Niccolai”.
Il maestro Aurelio Scotto ci ha fornito inoltre altre interessanti notizie sulle caratteristiche tecniche dei pianoforti “Brizzi & Niccolai” che, secondo il progresso dell'epoca, erano dotati di tasti bianchi in avorio (attualmente si realizzano in plastica, ad eccezione dei pianoforti di pregi); avevano meccanica, ovvero l'ingranaggio che permette di percuotere la corda abbassando i tasti, “a baionetta” (attualmente superate da un meccanismo molto più complesso, detto “doppio scappamento” che garantisce piena corrispondenza tra peso delle dita ed intensità e qualità del suono prodotto); avevano smorzatori (che servono a bloccare la vibrazione delle corde quando il tasto è lasciato) in pelle (oggi sono in feltro); avevano “caviglie” (pioli metallici a cui sono avvolte le due estremità delle corde e dette anche “bischeri”) fissate nel legno.
Durante la presentazione dell'8 dicembre prossimo, verranno eseguiti brevi brani, scelti da Don Vittorio Dossi, parroco di Giglio Castello e provetto musicista, fra cui l' ”Ave Maria” di Gounod ed altre musiche coeve al pianoforte, in modo da offrire ai presenti l'emozione e l'opportunità di ascoltare una musica dalle caratteristiche esattamente corrispondenti a quelle dell'epoca della composizione dei brani e della fabbricazione dello strumento.
In tal senso si pensa di utilizzare anche in futuro il pianoforte, in manifestazioni che serviranno non solo a mantenere vivo lo strumento, ma soprattutto a consentirgli di continuare a testimoniare la sua preziosa valenza musicale, artistica, storica e culturale.
Di seguito alcune foto del restauro. (Foto di Giuseppe Modesti, che ringraziamo n.d.r.)
Armando Schiaffino, Presidente Circolo Culturale Gigliese
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