COMUNE ISOLA DEL GIGLIO
Provincia di Grosseto
PROGRAMMA ISOLE VERDI
Interventi su rete elettrica e infrastrutture connesse per garantire la continuità e la sicurezza della rete elettrica e favorire l'integrazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: Regolatori di tensione
L’obiettivo generale della tipologia V.B, inserita nell’intervento V delle Energie Rinnovabili, consiste nella installazione di una serie di regolatori di tensione che consentiranno di ottimizzare e stabilizzare la tensione nella porzione di rete, ove installati, al fine di evitare investimenti onerosi quali la costruzione di cabine elettriche e la sostituzione dei conduttori di linea.
Il regolatore esegue una regolazione trifase ogni secondo e stabilizza la tensione anche di fronte all'utilizzo massivo di punti di prelievo come ad esempio le colonnine di ricarica per i mezzi elettrici o in presenza di impianti di produzione alimentati a fonti rinnovabili.
Una tensione regolata e stabilizzata riduce innanzitutto le perdite di rete, contribuendo così ad un minore impatto ambientale dell'intero sistema di produzione e distribuzione dell'energia elettrica nell'isola. Inoltre, facilita la connessione di impianti da fonti rinnovabili, segnatamente impianti fotovoltaici, minimizzando l'inconveniente tipico, la scarsa stabilità della tensione di fornitura con frequenti sovratensioni, legato alla presenza di tali impianti nelle cosiddette "reti deboli", caratterizzate cioè da una bassa potenza di corto circuito Scc, quale è la rete di distribuzione dell'Isola del Giglio, di modesta estensione e non interconnessa alla rete della terraferma.
Un basso valore della Scc amplifica le variazioni di tensione, in particolare quelle rapide, aumenta il contenuto armonico della rete in presenza di utenze non lineari (es.: azionamenti a stato solido come gli inverter utilizzati per il controllo dei motori) e in presenza, ad esempio, di impianti fotovoltaici (il più diffuso tipo di impianti di produzione di utenza), aumenta durante i periodi di maggior insolazione (e quindi di maggior produzione) il valore della tensione nel punto di consegna dell'energia prodotta fino, spesso, a fargli superare il valore massimo previsto dalla vigente normativa (CEI 0-21 e CEI 0-16) e di conseguenza provoca l'intervento del sistema di protezione di interfaccia degli impianti stessi disconettendoli dalla rete, con perdite anche ragguardevoli di produzione di energia rinnovabile.
Una rete di distribuzione pubblica dell'energia elettrica che presenti una tensione di fornitura regolata e stabilizzata incentiva perciò la realizzazione di piccoli impianti di produzione da fonti rinnovabili con connessione in bassa tensione, favorendo la realizzazione della cosiddetta "produzione diffusa" e di conseguenza il processo di decarbonizzazione delle piccole isole non interconnesse alla terraferma.
L’importo da finanziare è pari a circa euro 204.000. Sulle schede progetto inviate dall’Amministrazione il MITE si esprimerà entro l’estate.
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