Questa sera, domenica 21 ottobre, alle ore 20.40 su RSI LA1, nell'ambito della trasmissione Storie, verrà trasmesso il documentario "Il Giglio e la Nave" di Renato Pugina. Il documentario sarà poi visibile online sul sito della RSI collegandosi al seguente link, a partire dal pomeriggio di lunedì 22 ottobre: http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/cultura/Storie/2012/10/08/il-giglio-e-la-nave.html
Prima della diffusione è possibile vedere, tramite il medesimo link, il trailer del documentario.
"Il Giglio e la Nave" in onda stasera sulla TV Svizzera
Autore: Redazione GiglioNews
5 Commenti
[quote name="Rosa Mattera"]E' un servizio delicato e fatto veramente bene. E' una delle poche trasmissione non sensazionalistiche che ho potuto seguire senza amarezza!
Purtroppo devo constatare che non è della televisione italiana ... !
Voglio ringraziare il Giornalista che ha condiviso la nostra vita per diversi giorni e ha saputo poi sintetizzarla in questo bel documentario.[/quote]
Una parola: fantastico! Bravo veramente bravo.
saluti
E' un servizio delicato e fatto veramente bene. E' una delle poche trasmissione non sensazionalistiche che ho potuto seguire senza amarezza!
Purtroppo devo constatare che non è della televisione italiana ... !
Voglio ringraziare il Giornalista che ha condiviso la nostra vita per diversi giorni e ha saputo poi sintetizzarla in questo bel documentario.
Si, molto bello e suggestivo il video-articolo di Renato Pugina su RSI.
Fra tante belle immagini dell'isola e della sua gente mi ha procurato però un particolare impatto emotivo la ripresa video del famigerato scoglio de "Le Scole" che ha causato il naufragio della Costa Concordia.
E ho avuto conferma di una sensazione che avevo già da tempo: quello scoglio, appena emerso tra i flutti, ma che nasconde un corpo subacqueo grande e minaccioso, mi ricorda in qualche modo le narici appena percettibili dei grandi e feroci rettili subacquei delle aree equatoriali del mondo, come i coccodrilli e i caimani, che aspettano fissi e pazienti che le loro ignari prede si avvicinino quel tanto che basta per afferrarle fulmineamente e stritolarle con le loro terribili fauci.
Ma almeno, oggi giorno, per ragioni di sicurezza turistica, moltissime di quelle aree infestate da quei "mostri" subacquei sono segnalate da ampi e visibilissimi cartelli con su scritto all'incirca:"Attenzione,zona infestata da coccodrilli.Non avvicinarsi!".
I documentari di RSI sono sempre qualcosa di fantastico...
Un documentario, garbato, emozionante carico di umanità senza nessun tipo di acredine per nessuno veramente ben fatto. Esistono ancora giornalisti con la "G" maiuscola a quanto pare.
Saluti