Sembra solo un brutto sogno… un incubo di quelli che ti fanno rotolare nel letto fin quando non ti svegli e dici… era solo un brutto sogno… e invece è tutto vero… apri gli occhi e vedi ancora quella cosa arenata lì…

Sono passati diciassette giorni e niente da segno di migliorare…

Le ricerche continuano, ma il pompaggio del gasolio, per un problema o un altro, viene rinviato di giorno in giorno… ma il nostro problema non è solo quello… è un altro… e sicuramente più grande… perché è l’insieme di una miriade di altre cose…

I tempi che ci consentiranno di tornare alla normalità saranno lunghissimi… quest’estate saremo costretti a dover convivere con questa incresciosa situazione… iniziamo a pensare a cosa significa per coloro che vivono con il Giglio?

Prima cosa: la contaminazione, se non di gasolio, è già avvenuta… questo significa che le zone di balneazione in prossimità della Gabbianara saranno interdette. Lo Scalettino e la Spiaggetta non saranno accessibili. E l’Arenella? Forse non molti avranno voglia di nuotare in un’acqua, che, come si sente dire dai giornalisti, è oramai inquinata… questo cosa significa? Ci abbiamo pensato? Chi spenderebbe del tempo e dei soldi, per passare le ferie, in un luogo semi agibile?

Seconda cosa: il Porto rimarrà assediato fin quando tutto questo non sarà finito… quindi non saranno più possibili passeggiate nel tratto compreso tra la Dogana e il Molo Rosso. Questo forse, potrebbe ulteriormente danneggiare l’immagine dell’Isola e danneggiare anche gli operatori che hanno il loro esercizio in questa area…

Terza cosa: l’operazione di estrazione del gasolio richiederà molto tempo, pertanto ci sarà la necessità di continuare ad avere la presenza del “pontone” per le operazioni di pompaggio… questo comporta l’occupazione di uno dei due pontili di attracco e quindi la conseguente limitazione dei traghetti, che non potranno effettuare gli orari di linea normali.

Quarta cosa: mettere le barche in mare per la stagione risulterà essere un ulteriore problema. I pontili della catenaria del molo non credo risulteranno accessibili. E inoltre i motoscafi o i panfili che arrivavano per trascorrere qualche giorno sull’Isola, non possono ormeggiare e non possono nemmeno stare in rada…

Per non parlare poi delle mini-crociere… che non credo abbiano la possibilità di attraccare in alcun punto, negando anche quel poco di turismo giornaliero…

Ci sono ancora un’infinità di cose… ma per il momento mi fermo a queste, che possono essere più che sufficienti a chiederci che conseguenze possano avere sull’Isola e i suoi abitanti.

Se le analizziamo singolarmente, forse, possono sembrare delle motivazioni banali… ma tutte insieme sono un disastro… è inutile fare finta di non vedere: questa situazione, almeno per questo anno, creerà un grandissimo problema per il turismo dell’Isola e per tutti coloro che vivono di questo… Non è, quindi, il caso di fare qualcosa per Noi e per il Giglio e dichiararsi PARTE CIVILE… e tutelare i suoi abitanti?

Ci rendiamo conto che, almeno per un po’ di tempo, niente sarà come prima…?????? Cerchiamo di fare qualcosa, tutto quello che è possibile fare… per non dover dire, un giorno, ma se avessimo fatto così…

E ci dobbiamo soprattutto rialzare da soli… perché quando i riflettori si spegneranno e la “tragedia” non farà più notizia… saremo così… soli…

Monica Bancalà