Gentilissimo Signor Rinaldi,
la sua velata impazienza (così si legge dal suo ultimo commento) è in contrasto con la responsabilità del Sindaco che non può fornire risposte precipitose ai cittadini ma assumere i necessari approfondimenti a volte non privi di confronto con gli organismi interessati. In genere le risposte arrivano nei tempi giusti, come solitamente viene ripetuto ai referenti di Giglionews, ma la corrispondenza che nel quotidiano si ha davanti non può prescindere dal doveroso rispetto dell’ordine di arrivo.
Fatta questa precisazione La informo che il Piano Regolatore Portuale (PRP) di Isola del Giglio, tutt’ora vigente, è stato approvato in data 8 maggio 1978 con Decreto Ministeriale n.1314 e non nel 1959 come ho letto da qualche parte. Detto Piano individua all’interno dello specchio acqueo di Giglio Porto una serie di ambiti funzionali connessi con i flussi del traffico per il trasporto passeggeri, commerciale, il diporto nautico, le attività collegate e nella pesca.
Nel tratto del molo di levante a cui Lei fa riferimento il PRP, perlomeno fino a nuova modifica, dà legittimità all’attracco delle navi di linea (A) e non il diporto nautico che invece è previsto nella zona D ovvero nell’area in cui sono disponibili le strutture dedicate al naviglio da diporto.
Infine, per concludere questa breve introduzione, La informo che i lavori di Adeguamento Funzionale del molo di sopra flutto (molo rosso) non sono ancora terminati e siamo in attesa del Collaudo Tecnico che a breve dovrebbe essere rilasciato dagli organi competenti. Come pure la pavimentazione in granito, che questa Amministrazione ha voluto fortemente, verrà messa in opera non appena la stagione estiva sarà terminata (verso ottobre).
Dal 2004 le cosiddette “minicrociere”, in quanto unità trasporto passeggeri, svolgono la loro attività di sbarco/imbarco, per destinazione, lungo il molo di Levante. Infatti con il Regolamento del Porto approvato con ordinanza 03/2004 del 19 gennaio 2004 le banchine del porto sono state destinate a tutti i servizi e questi corrispondono a quanto stabilisce, in linea di massima, il Piano Regolatore Portuale.
Tenuto conto dei lavori del molo, dell’incremento del traffico ed al fine di regolamentare al meglio la banchina pubblica l’Autorità Marittima, il Comune di Isola del Giglio e gli altri Enti coinvolti nei lavori sopra menzionati hanno condiviso l’esigenza di utilizzare i suddetti accosti per le unità da diporto e pertanto si è arrivati a questa disciplina provvisoria che a nostro parere costituisce una situazione di equilibrio ottimale con tutte le esigenze portuali. L’ormeggio avviene in questo modo per non intralciare le manovre dei traghetti (Toremar soprattutto che effettua l’evoluzione al centro del bacino portuale) e quindi per garantire la massima sicurezza portuale.
Tale situazione resterà valida fino a quando i lavori non verranno completati, dopodiché si avrà modo di adottare decisioni che adesso non è possibile attuare.
Spero di essere stato sufficientemente esauriente. Le comunico peraltro che, oltre al sottoscritto, anche la Capitaneria è a disposizione per fornirle i chiarimenti del caso.
Cordiali saluti.
Sergio Ortelli
RISPOSTA: QUALE SPAZI PER IL DIPORTISMO?
Autore: Sergio Ortelli, Sindaco
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