23 settembre 2012 – Hotel Bahamas
Argomento: Palio Marinaro

Alla presenza di 19 persone, si è dato vita ad una “chiaccherata” per cercare di dare un futuro al palio, futuro che ovviamente sarà strettamente correlato ad un coinvolgimento diretto del Comitato San Lorenzo.

Per giungere a delle soluzioni occorre naturalmente partire a monte, ovvero:

come si è arrivati a questa situazione?

I principali problemi individuati da tutti i partecipanti sono stati:

  • Mancanza di coinvolgimento da parte della popolazione, soprattutto i più anziani. Come è stato detto: la sera alle barche non trovi mai quello che ti dà una mano a sistemare la barca o che anche solo ti chiede “Oggi com’è andata?”
  • Progressivo abbandono del palio femminile e del mini-palio. Dato che quest’ultimo è l’anticamera naturale del palio, se i ragazzi non iniziano ad avvicinarsi alla voga col mini-palio, difficilmente avranno poi la passione e la voglia di fare il palio “da grandi”.
  • Problema delle barche. Sono stati evidenziati due problemi associati alle attuali barche in uso: primo: queste barche non si prestano ad essere “portate” da ragazzini di 13-14 anni, ovvero ragazzi in età da mini-palio, problema che si ripercuote in misura più o meno significativa sul palio femminile.
    Secondo: su queste barche, la tecnica di voga e l’allenamento giocano un ruolo fondamentale, molto più che su altre tipologie di imbarcazioni come  le vecchie barche di legno o il gozzo nazionale. Problema che si amplifica con la difficoltà a trovare rematori che possano allenarsi continuativamente sull’isola per almeno un mese.
  • Scarsità di giovani in età da palio con la passione e soprattutto il tempo per potersi allenare dagli inizi di luglio e poter quindi affrontare le sei corsie del palio marinaro, ai ritmi imposti dalle attuali imbarcazioni e con un’adeguata tecnica di voga.


Nel prosieguo della discussione, i vari partecipanti hanno proposto via via una serie di “idee”, o per meglio dire ”spunti di riflessione”, in modo da gettare una base da cui far ripartire i futuri incontri tra la popolazione interessata:

  • Cercare di coinvolgere maggiormente la popolazione almeno nel mese antecedente il palio, non solamente il 10 agosto.
  • Istituire all’interno del Comitato San Lorenzo un’area legata ai rioni, sottoforma di un comitato per ogni rione o di “gruppo supervisore” al palio, con i compiti di occuparsi delle barche, cercare i rematori per formare gli equipaggi di palio, mini-palio e palio femminile per ogni rione.
  • Non modificare nulla, ma investire di più sul Comitato San Lorenzo, attribuendogli il ruolo di unico organo supervisore del palio, nel senso della proposta precedente (cercare i vogatori, occuparsi della manutenzione delle barche, ecc...).
  • “Riportare le cose all’origine”: in breve, convincere i ragazzi che partecipare è già una vittoria a prescindere dal risultato finale.
  • Riportare il palio a quattro corsie, diminuendo in tal modo la necessità dell’allenamento fisico per poter affrontare al meglio i ritmi richiesti dalle attuali imbarcazioni.
  • Valutare l’utilizzo di una diversa tipologia di imbarcazioni, perlomeno per il minipalio.


Come si può notare, si è usato la parola “idee”, perché non è stata trovata nessuna soluzione e non è stata presa alcuna decisione. Si è parlato, ragionato, proposto e riportato in questo verbale le cose più interessanti scaturite da questo incontro.

Ogni decisione sul palio marinaro non può ovviamente essere fatta da associazioni diverse dal Comitato San Lorenzo e senza la presenza di un numero più nutrito di gigliesi, specie i più giovani e quelli maggiormente interessati al palio marinaro. Pertanto l’unico reale risultato di questa riunione vuole e deve essere solo quello di spingere tutta la popolazione a riflettere e discutere, innanzitutto (e soprattutto) sui problemi che sono stati evidenziati e in secondo luogo sulle idee proposte, con l’intento di aggiornarci in una futura riunione pubblica, magari indetta dal (ma sicuramente alla presenza del) Comitato San Lorenzo da effettuarsi in un periodo in cui sull’isola siano presenti più persone, ad esempio per il ponte dei Santi o per Natale.