Sono un appassionato di mare, lo amo e lo rispetto. Amo la pesca subacquea per il contatto intimo che mi fa avere con l'elemento liquido.
Inorridisco quando vedo i pescatori con la canna che riempiono i secchi di dentici da 50 grammi, cernie da un etto, saraghi microscopici, destinati a una morte lenta per asfissia.
L'ultima volta che sono stato in vacanza sull'isola d'elba, mi sono fermato per 15 giorni, ho pescato 8 volte e ho preso in tutto 3 Kili di pesce (saraghi intorno al 1/2 Kilo).
Dato che mi ritengo comunque un pescatore sopra la media, mi chiedo quale danno posso aver arrecato all'ecosistema ed in secondo luogo, quale danno avranno arrecato nello stesso periodo tutti i pescatori subacquei italiani. Sicuramente, uno solo delle centinaia di pescherecci dediti allo strascico che tutti i giorni arano i fondali, in un giorno di attività arreca un danno ben più grave dell'attività di un anno di tutti i pescasub.
Ho saputo che tutto l'arcipelago toscano diventerà parco marino. A prescindere dal fatto che tanti come me cambieranno meta per le vacanze, mi chiedo a cosa serva un parco così grande che nessuno potrà controllare e dove tutto sarà come prima, dato che tutti potranno fare quello che vorranno ad eccezione di coloro i quali non arrecano nessun danno.
Andrò in vacanza all'estero dove ci sono tanti parchi di piccole dimensioni, rispettati come fossero veri e propri santuari e dove il pescasub viene visto per quello che è: un amante del mare.
Stefano Polloni
Cinisello Balsamo
Milano
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