Sabato 16 Giugno, a termine di una riunione, il Comitato San Lorenzo notifica la drastica decisione: Mancano gli equipaggi. L’edizione 2007 del Palio Marinaro non si fa!
14 giorni alla chiusura delle iscrizioni ed un solo armo all’appello.
Qualche quindicenne si propone. Ammirevole lo spirito ma ancora troppo giovani (l’età minima è 17 anni).
-Si potrebbe fare una gara non competitiva ... per lo spettacolo ...- Propone qualcuno.
No!
La decisione è di non sminuire il Palio, di rispettare la memoria di rematori e timonieri che con sudore e fatica hanno reso il campo di regata un luogo sacro, dove agonismo si intreccia ad amicizia: ... la prua che supera la boa, la vittoria, l’inno all’issare delle bandiere sui pennoni ...
Perché questo è San Lorenzo: la regata, poi vincitori e non che brindano assieme già sognando al prossimo Palio.
Che sia scomparso l’orgoglio gigliese per la tradizione?
Che il lavoro o lo studio abbiano veramente corroso l’essere isolano e la sua storia?
Pochi giorni al 1’ Luglio, pochi giorni perché i gigliesi si guardino dentro chiedendosi cosa conta per loro.
Dopo, nessuna deroga.
Si interromperà così una storia lunga più di mezzo secolo.
Il 10 agosto non più le urla dei tifosi, né la banda, le sfilate dalle bandiere colorate.
Non più si alzeranno le lunghe pale al Santo Patrono, non più la magia, l’emozione chiamata Palio.
Solo il ricordo arenato con tre gozzi sulla spiaggia.

Alessandro Bossini