Abbiamo appreso con piacere della liberazione di due tartarughe all’Isola del Giglio, nella tarda mattinata del 24 maggio a Giglio Porto, con il coinvolgimento di autorità marittime e comunali e dei bambini delle scuole.

Le tartarughe, recuperate ferite nelle acque dell’Arcipelago Toscano e curate nel Centro Tartanet maremmano, hanno viaggiato la mattina sul traghetto di linea proveniente da Porto S. Stefano, in due contenitori contenenti acqua di mare, sotto la vigilanza dei biologi marini del Centro di cui sopra. Arrivate sull’isola, hanno subito avuto l’attenzione soprattutto “fotografica” dei numerosi turisti e residenti presenti a Giglio Porto in quel momento. La cerimonia di liberazione in mare delle tartarughe, ha poi avuto e visto la presenza già programmata delle autorità e delle scuole dell’isola. 

Una sola perplessità: non abbiamo visto nell’articolo uscito su Giglionews che preannunciava l’evento qualche giorno prima, la presenza istituzionale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano assieme alle altre autorità. Non abbiamo letto su altri siti neanche un articolo che da parte del Parco preannunciasse l’evento. Ci poniamo quindi una lecita domanda: ma il Parco c’era? E se c’era: dov’era? Ha partecipato o no all’evento? O forse qualcuno si è dimenticato di invitarlo? Se così fosse, sinceramente ci dispiacerebbe molto, visto la politica, l’impegno e le energie che il Parco Nazionale investe nelle politiche di salvaguardia del mare, dei suoi abitanti e non solo.

Speriamo quindi si sia trattato solo di un disguido, altrimenti verrebbe da pensare che si tenti di ignorare che esiste un Parco, per di più a carattere Nazionale, che dovrebbe per di più sponsorizzare e divulgare certi eventi per di più rivolti a scopo didattico, soprattutto alle nuove generazioni come in questo caso.

Che ben vengano quindi certe iniziative, augurandoci però che in ogni caso specifico, si coinvolga chi preposto, sia per incarico istituzionale che professionale, soprattutto per dare valore aggiunto alle iniziative stesse.

Angelo Properzi
WWF Grosseto