Vorrei portare all'attenzione dei gigliesi una lettera indirizzata a "Il Tirreno" e al giornalista autore del vergognoso articolo apparso sul loro giornale. Tramite l'Avvocato Cocchi di Firenze abbiamo richiesto quanto segue:

Firenze, 6 Agosto 2012

Spett.Le Il Tirreno
Viale Alfieri 9
Livorno
Via Fax: 0586-402066

Alla Cortese Att.ne del Direttore Roberto Bernabò e del giornalista Antonio Valentini

Vi scrivo in nome e per conto della Sig.ra Franca Melis residente a Isola del Giglio, operatrice commerciale turistica, in relazione all’articolo pubblicato su Il Tirreno, edizione di Grosseto, sabato 4 Agosto u.s. pag.11 e in particolare sul titolo dell’articolo…..E L’ACQUA E’ PIU’ TORBIDA, ben evidenziato in neretto.
Trovo veramente disdicevole tale titolo, gravemente allarmistico, quando poi il contenuto dell’articolo è ben diverso.
L’acqua e il mare all’Isola del Giglio non è affatto torbida, anzi e tale Vostro titolo per niente veritiero non può che nuocere all’Isola del Giglio, ai suoi abitanti e a tutti gli operatori turistici perché ovviamente scoraggia i turisti a frequentare l’isola.
Il mare intorno alle coste dell’isola è sempre pulito e limpido e di ciò seguitano a goderne i turisti e i sub che la frequentano.
Codesto giornale, oltre ad aver dato una notizia non vera, ha procurato un falso allarmismo con conseguenti danni a tutti gli operatori turistici dell’isola che, soprattutto nei mesi estivi, dovrebbero raccogliere i frutti del loro lavoro annuale.
Vi invito, pertanto, alle opportune smentite così come previsto ex lege, pubblicando con altrettanto rilievo l’attuale limpidezza del mare intorno alle coste dell’Isola del Giglio.
Mi auguro che provvediate al più presto onde limitare i danni che già avete procurato.

Con distinti saluti,
Avv. Massimo Cocchi


Chiunque fosse interessato insieme a me a proseguire questa azione verso chi, e sappiamo bene chi sia, sin dall'inizio della vicenda Costa Concordia, tenta con ogni possibile mezzo di chiedere danni a nome e per conto di chi non si sa. Il vero danno lo provocano queste persone che con articoli a caratteri cubitali mettono in dubbio la limpidezza del nostro mare, le stesse persone che dicono di volerci tutelare ci privano del nostro lavoro, intimorendo chi vuole venire all'Isola con articoli a dir poco allarmistici, quando sappiamo che la realtà è ben diversa. Mi domando perchè la Procura che sembra sia stata quella che ha dato il permesso di immergersi a questi signori non abbia fatto riferimento all'Osservatorio permanente retto dalla Dottoressa Sargentini, presente sull'isola.
Questo vuol dire non riporre fiducia in un'organo che è qui per tutelarci, al di sopra delle parti ma certo a fianco della comunità gigliese. Dietro a tutto questo non viene però riferito che uno dei sub ha avuto dei problemi creando problemi e ricorrendo alla Guardia Costiera sempre presente all'Isola che ha portato soccorso al malcapitato, questo però Greanpeace e Codacons non lo dicono. Allora vorrei sapere: chi è andato sottacqua era in grado? Chi ha dato l'autorizzazione si è preoccupato di sapere se le persone erano adatte a tale scopo? Il blitz, come l'hanno chiamato loro, era veramente autorizzato o no? Tutte risposte che proprio la Procura dellla Repubblica credo dovrà fornirci: se esiste l'Osservatorio per quale motivo non l'hanno contattato? Chi ha dato il consenso a questa ispezione?
Sono queste le cose da cui dobbiamo difenderci e tutelarci, questi sono i veri danni materiali e morali che l'isola e di conseguenza gli abitanti subiscono e qui che dobbiamo unirci al fine di fermare questo sciacallaggio sulle nostre spalle. 
Chi fosse interessato può contattarmi, io intendo proseguire con questa mia denuncia nei confronti di chi cerca la notorietà e altro.