Una lunghissima tradizione: 15 Settembre San Mamiliano patrono del Giglio

Una lunghissima tradizione: 15 settembre San Mamiliano patrono del Giglio

Usare la lingua come strumento per comunicare emozioni, opinioni o i ricordi, che sono alla radice della propria esistenza.

Usare la scrittura, condensando sintesi di poesia e prosa; dove ogni sentimento è pretesto per attingere alla memoria e rievocare situazioni di persone ormai andate che hanno lasciato sensazioni diverse.

La scrittura del ricordo, vede i cambiamenti enormi avvenuti nel fluire del tempo nell’animo umano, negli usi e nei costumi di una piccola e unita comunità isolana; inevitabili fratture insanabili tra passato e realtà, così che le tradizioni, soprattutto le festività religiose, da sempre richiamo famigliare per chi lavora e vive fuori dal Giglio, nel tempo reale diventano sempre meno partecipative creando ancora più vuoto nel solco profondo del cambiamento.

Ma la volontà resiste con un suo preciso programma, le bandierine sventolano orgogliose in piazza e lungo il Paese aspettando quei giorni bandendo rassegnazione e nostalgia; e l’identità è salva.

La storia di un paese e le sue antiche tradizioni attraverso lo sguardo che descrive; che ferma le immagini di un tempo ordinato e scandito dalle stagioni, ritorna con un video vecchio di cinquant’anni, ripercorrendo tutta la giornata del 15 settembre 1969 festa del Patrono Mamiliano, in una carrellata preziosa, che partendo dal monte della chiesa con la solenne processione arriva ai - fochi - di mezzanotte.

E quanti sguardi di anziani gigliesi partecipativi! Gli stessi dell’affollata processione, e ancor prima, dell’affollata campagna vissuta.

Sguardi col naso all’insù stanchi come le membra, ma soddisfatti, tornavano alle proprie case certi di aver vissuto il loro premio al sudore della vendemmia: la loro giornata particolare.

Grazie a Filippo figlio di Festini, che pubblicando il video di quella lontana giornata ha dato a me l’occasione per scrivere una riflessione.

Palma Silvestri