L’assessore Luca Ceccobao, in piena democrazia, ha incontrato il Presidente dell’Autorità Portuale di Piombino Luciano Guerrieri e la sua Segretaria generale Paola Mancuso per fare il punto sui servizi di collegamento Piombino – isola d’Elba. L’Elba giustamente non era rappresentata; in fondo si decideva solo del futuro dell’isola: che ci siano rappresentanti locali non serve.

Caro assessore lei ci dirà: “ma è stato un tavolo tecnico!”

È vero, ma questi suoi tecnici hanno già mostrato di non conoscere gli interessi dell’Arcipelago. Facciamo un esempio: “Radio Banchina Giglio” ci dice che sulla tratta la “nuova nave Toremar sarà la Giuseppe Rum”. Sempre “Radio banchina Giglio” ci dice che il prezzo di acquisto sarà dato dalla M/N Aegilium ( attuale nave Toremar sulla tratta) più conguaglio. In parole povere la società MareGiglio vende a Moby/Toremar (sua principale concorrente) la sua ammiraglia che ha 7 anni di vita, e ritira, a parziale compenso e per continuare la tratta, una nave che ha 32 anni e che i suoi tecnici considerano obsoleta e da disarmare. Come è possibile?

Risponde sempre “Radio Banchina”: la M/N Giuseppe Rum è molto più costosa per consumi e ha dei limiti per il traffico merci, per i mezzi pesanti (autoarticolati) vi sono problemi per l’altezza. Quindi gli abitanti del Giglio avranno si, una nave più nuova, ma anche meno utile alle loro esigenze rispetto a quella attuale. Inoltre ci chiediamo: perché la società Toremar ha fatto eseguire dei lavori di ristrutturazione importanti su un’unità destinata alla vendita?

Tutte le regole discriminanti inserite nel bando di gara, sono state giustificate da subito dicendo: “Sono regole indispensabili per avere un aggiudicatario economicamente solido e credibile". È stata aggiudicato provvisoriamente Toremar ad una società esposta per oltre due volte e mezzo il proprio capitale. Dove la trovano credibilità e solidità nella Moby i suoi tecnici? Le cronache finanziarie ci dicono che è Moby ad avere un bisogno estremo della Toremar per uscire dalle secche, non è Toremar ad avere bisogno della Moby per essere produttiva.

I suoi tecnici hanno permesso che il tanto sbandierato rinnovo flotta sia frutto solo di alchimie matematiche. Per esempio: Livorno Capraia effettuata per 11 mesi con il M/T Liburna e 1 mese con il M/T Aethalia (sosta per manutenzione Liburna) e magicamente abbattiamo l’età media sulla tratta a 22,75 per l’anno 2012. Moby offre età media di anni 22,87: che coincidenza! Come per magia le navi sono le stesse ma sembrano più giovani. È solo un’illusione un imbroglio.

I suoi tecnici, per permettere alla Moby di partecipare alla gara, hanno affidato concessioni pubbliche ad armatori senza navi, a discapito di armatori con grandi flotte, e hanno permesso che di quelle concessioni, (frutto di una gara pubblica) si facesse un mercato fra privati, fuori da ogni regola. Da quanto sopra espresso e da molti altri fatti già citati. Si evidenzia che i suoi tecnici non abbiamo fatto gli interessi della Toremar o degli abitanti dell’Arcipelago. Ma allora gli interessi di chi sono stati tutelati? E soprattutto perché? Quale ritorno eventualmente vi è stato?

Egregio assessore, per questo non ci risponde? Per questo non rischia niente di personale?

All’orizzonte si vedono già i primi atti che schiacceranno gli abitanti dell’arcipelago, e lei sa bene che sarà così. Per questo non mette in gioco la sua amata poltrona. In fondo per le sue scelte sbagliate, perché pagare in due, pagheranno già abbastanza i cittadini dell’Arcipelago.

Florio Pacini
Italia dei Valori
Isola d’Elba
Dalla parte dei cittadini