La statua del Cristo degli Abissi, indegnamente mutilata da ignoti con l’amputazione delle braccia che erano alzate in segno di benedizione per tutti i subacquei dilettanti e professionisti che si immergono nelle acque cristalline dell’isola del Giglio, è stata recuperata ieri dai fondali per consentirne il successivo restauro.

Dopo oltre otto anni durante i quali il Cristo degli Abissi è stato posizionato a 25 mt. di profondità sul fondale delle “Scole”, nei pressi del porto dell’Isola del Giglio, l’effige torna a terra per consentirne le fasi di restauro. Il delicato recupero è stato attuato dai militari sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno, unitamente a subacquei del Giglio dell’International Diving ed a quelli dell’Associazione Nazionale Professionisti Subacquei di Roma, che ne curerà il restauro. Le operazioni subacquee sono state assistite e supportate in superficie dall’equipaggio della vedetta “V.2017” delle Fiamme Gialle di stanza a Porto Santo Stefano e dagli uomini della Guardia Costiera di stanza presso l'Ufficio Locale Marittimo di Isola del Giglio, Comandante 1^Cl Mirko Cugini e N.P. Renato D'Urso.

Fin dalle prime notizie circa la sfortunata vicenda del Cristo degli Abissi, che ha provocato profonda indignazione da parte dell’intera comunità locale e delle istituzioni, tra le quali lo sdegno del Presidente della Camera dei Deputati - On. Gianfranco Fini -, la Guardia di Finanza si è resa da subito disponibile presso le diverse autorità a farsi carico del recupero di questa importante effige sacra, posizionata sul fondo del mare, nelle vicinanze del monumento ai subacquei scomparsi in immersione, nella primavera del 2001 dall’Associazione Nazionale Professionisti Subacquei, alla presenza, tra gli altri, dell’allora Vicepresidente del Consiglio Fini, dal Ministro dell’Ambiente Matteoli e da quello delle Politiche Agricole Alemanno. L’effige fu benedetta da Papa Giovanni Paolo II il 2 dicembre 2000 in occasione del Giubileo dei Sub.

L’opera di recupero della statua è stata attuata mediante un’imbragatura collegata a dei palloni da sollevamento; una volta raggiunta la superficie, la statua è stata trainata verso Giglio Porto, per il successivo trasferimento verso Carrara, ove esperti artigiani ne cureranno il delicato restauro.

A differenza della più grande statua bronzea del Cristo degli Abissi posta nel 1954 sui fondali liguri della baia di San Fruttuoso, quella oggi recuperata dai fondali del Giglio è in marmo di Carrara, misura poco più di un metro e mezzo ed è stata realizzata da un artista Carrarese.


Isola del Giglio RECUPERATO IL ''CRISTO DEGLI ABISSI'' 1

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