Mi sembra che, ultimamente, si stia facendo di tutto per complicare la vita a chi gode dell’Isola.
A cominciare dai parcheggi a pagamento, ai prezzi diventati folli dei traghetti, al Parco Marino per finire con le concessioni demaniali.
L’unica cosa che resta ferma sono i prezzi di bar e ristoranti, solo di quelli storici però, quelli che non chiudono a settembre e permettono la vivibilità dell’Isola tutto l’anno.
Ma l’Amministrazione legge gli appelli, i dubbi e le paure di tutti quelli che scrivono su questo portale? Chi viene al Giglio invece di andare sulla costa romagnola è perché predilige un tipo di vita diverso, più anarchico anche se non è il termine esatto. Se voi esasperate questa gente con l’occhio all’orologio per la scadenza del disco orario, se deve andare in un determinato punto della spiaggia e basta, se non può liberamente andare a fare immersioni dove vuole dove va a finire la libertà della vacanza? Se si pensa di disciplinare tutto alla lunga il turismo si perde e gli operatori economici vi si rivolteranno contro perché non è vero in assoluto che il ricambio permette sempre di avere polli freschi da spennare, a volte non funziona proprio così soprattutto in mancanza cronica di politiche di programmazione serie del turismo.
Nei giorni scorsi un noto operatore dell’Isola mi diceva che il Giglio non è per la gente che non ha soldi ma per l’elite: ma quale elite? Con quali infrastrutture?
P.S.: quando troverete una Concessionaria seria per l’esazione dell’ICI che ci manderà i bollettini già compilati come in buona parte dei Comuni efficienti?
Saluti, Stefano Tiozzo
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